Pescara. Incarichi “illegittimi” nel mirino dell’opposizione consiliare. Il gruppo del Pd, al Comune di Pescara esce allo scoperto e presenta un dossier su tutta una serie di incarichi affidati dal sindaco Albore Mascia. A dire il vero, una serie di dubbi e perplessità erano affiorati già da tempo ed ora su alcuni aspetti ben specifici, è stata anche presentata un’interrogazione per far luce su alcune nomine.
“La palude delle cambiali elettorali” si legge in una nota dell’opposizione consiliare del Pd, “ hanno fatto sì che Mascia venisse meno a tutte le sue buone intenzioni dovendo prima pagare il pegno con Forza Italia affidando con un incarico illegittimo all’Avv. Grossi il compito di “Coordinatore degli uffici di staff del Sindaco nei rapporti con la Direzione Generale, Segreteria Generale, il Settore Gabinetto del Sindaco e sovrintendenza del protocollo cerimoniale”. Incarico che è proseguito anche dopo che l’Avv. Grossi è stato nominato Difensore Civico Regionale a dimostrazione di come le regole comincino ad essere una pastoia di cui presto presto liberarsi”. L’altro elemento al centro della diatriba, che non è solo politica, riguarda l’incarico affidato a Michele Lepore. “ Lo stesso sindaco”, prosegue la nota, “Poi è stato costretto a pagare la cambiale a Pescara Futura sempre con un ulteriore incarico illegittimo attribuito al Prof. Arch. Michele Lepore il cui contenuto è talmente lungo che può essere facilmente rintracciabile nelle competenze degli attuali Settori comunali. Per non parlare, poi, degli incarichi conferiti a due ingegneri (Pasqualini e Taraborrelli, ndr)”.Sulla legittimità del primo, sono stati già interessati diversi organi istituzionali, mentre per il secondo, proprio ieri, i consiglieri comunali del Pd hanno presentato un’interrogazione al sindaco di Pescara. Questo è il testo dell’interrogazione:
- In che data l’ing. Bellafronte Taraborelli ha sottoscritto il contatto di lavoro con il Comune di Pescara?
- Se, come da legge e per consuetudine, lo stesso ing. Taraborrelli ha sottoscritto, con la firma del contratto, l’atto d’obbligo di rinuncia o cessazione delle attività professionali in corso al momento della nomina?
- In che data l’ing. Bellafronte Taraborelli, in qualità di dirigente del Comune di Pescara, ha comunicato all’amministrazione dello stesso Comune l’esistenza di suoi rapporti professionali extra incarico dirigenziale?
- In che data, con quale provvedimento ed in che termini è stato eventualmente autorizzato il dirigente comunale ing. Bellafronte Taraborelli a svolgere attività professionale al di fuori dell’incarico di dirigente pubblico assunto presso il Comune di Pescara?
- La S.V. è a conoscenza del fatto che il dirigente comunale ing. Bellafronte Taraborrelli è il direttore dei lavori per l’Impianto Elettrificato a tecnologia innovativa (filovia) tra Pescara e Montesilvano, opere appaltate dalla GMG – Società per Azioni a totale capitale pubblico -, per incarico conferito dalla stazione appaltante alla S.I.R. – Società di Ingegneria Regionale S.p.A. – partecipata per il 51% dalla Regione e dove lo stesso ing. Taraborrelli risulterebbe ricoprire cariche societarie?
- Quali altri incarichi da libero professionista che coinvolgono il Comune di Pescara sono svolti dal dirigente comunale ing. Taraborrelli per conto di soggetti privati o altri enti pubblici?
- Nella eventualità che lo stesso dirigente sia stato autorizzato a svolgere l’incarico di direttore dei lavori per il progetto della filovia, quale è stata la valutazione tecnico-giuridica che ne ha consentito di superare l’evidente conflitto che lo avrebbe visto ricoprire il doppio ruolo di controllare (in quanto dirigente del Comune di Pescara) e controllato (in quanto direttore dei lavori)?
- Quali iniziative intende assumere nel caso dovesse emergere che il dirigente abbia eluso di comunicare le sue prestazioni professionali in essere all’atto della nomina e della firma del contratto di dirigente del Comune di Pescara, ai sensi dell’art. 110 del D. Lgs. n. 267/2000?
“Si potrebbe chiudere qui questo capitolo sulla efficienza, trasparenza e serietà amministrativa”, prosegue la nota, “ se non fosse che Commissione Cultura viene riproposta una deliberazione di Giunta Comunale con la quale si concedono gratuitamente alla Associazione “Grand Hotel” gli spazi dell’ex Aurum per una mostra d’arte contemporanea ponendo in capo all’Ente comunale anche una ulteriore spesa di 10.000 euro da liquidare alla stessa associazione. Già questa iniziativa è l’ulteriore riprova della superficialità, inconsistenza e mancanza di programmazione culturale che il Comune di Pescara sta attuando se non fosse che, secondo insistenti voci di corridoio, la presidente di questa Associazione sia data anche come possibile vincitrice dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato, di una unità lavorativa da collocare nella posizione giuridica Categoria D e posizione economica D1 presso l’Ufficio Gabinetto del Sindaco per lo svolgimento di attività di Sovrintendenza funzionale relativa alla struttura ex Aurum”.
La replica della Seller sulla mostra d’arte iraniana. L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Elena Seller ha replicato alle polemiche sollevate dai consiglieri di opposizione in merito alla mostra organizzata dall’Associazione Grand Hotel sull’arte iraniana che verrà presentata nei prossimi giorni e che si svolgerà presso l’ex Aurum.
“In Commissione – ha spiegato la Seller – ho innanzitutto chiesto spiegazioni in merito a un comunicato diffuso nella giornata di ieri in cui si lanciavano accuse chiare e infondate, ma subito quella nota, stranamente partita dalla mail privata del consigliere comunale Pd Enzo Del Vecchio e firmata I consiglieri d’opposizione è stata rinnegata dai consiglieri di centro-sinistra, ossia Paola Marchegiani, Antonio Blasioli, Gianluca Fusilli, Roberto De Camillis e Adelchi Sulpizio, che hanno addirittura minacciato azioni legali. A questo punto chiederemo al consigliere Del Vecchio spiegazioni circa la nota partita dal suo indirizzo personale di posta elettronica e non firmata da lui stesso. Nel merito la presunta opposizione avrebbe contestato all’amministrazione l’assenza di efficienza, trasparenza e serietà amministrativa per aver deciso di dare un contributo e autorizzare lo svolgimento di una mostra che abbiamo ritenuto assolutamente valida e adeguata alla ‘politica dell’uso degli spazi culturali’ della città, a partire dall’ex Aurum. Assolutamente falsa, poi, e ai limiti dell’azione legale l’affermazione secondo cui la Presidente dell’associazione che ha organizzato tale mostra sarebbe anche la vincitrice dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato per lo svolgimento dell’attività di sovrintendenza funzionale relativa alla struttura ex Aurum, avviso per il quale l’organizzatrice della mostra non ha neanche presentato domanda, dunque non potrà mai essere scelta. Ancora una volta – ha conclusoSeller – la fretta e l’amarezza hanno fatto rimediare una clamorosa gaffe al centro-sinistra che tra l’altro, in modo assolutamente inopportuno, vuole impartire lezioni di cultura al centro-destra, un centro-sinistra che aveva relegato l’ex Aurum a ospitare feste di compleanno, battesimi, matrimoni, feste aziendali, con porchetta e vino, buona parte delle quali a titolo gratuito”.