Pescara. Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Pescara, è intervenuto sulla realizzazione della nuova sede della Regione sulla Tiburtina, a seguito della riunione della commissione Gestione del Territorio in cui è stata affrontata la situazione riguardante la riqualificazione e il rilancio di via Tiburtina e dell’intera zona dell’ex quartiere 3. Sembrerebbe che l’intervento possa esser cancellato perché la zona sia a rischio aeroportuale.
“Chiediamo – ha scritto in una nota Di Pietrantonio – un forte e preciso intervento da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale nel ribadire con atto formale la determinazione a portare avanti la realizzazione della nuova sede della Regione Abruzzo nella localizzazione originaria in via Tiburtina sia pure con inevitabile spostamento più a sud per le prescrizioni dovute alla presenza dell’aeroporto”.
Stessa richiesta è stata indirizzata alla Regione, accusata da anni di un atteggiamento penalizzante nei confronti della città Pescara, “definita città regione per la sua importanza strategica e per il suo ruolo di traino dell’intera Regione continua ad essere penalizzata nella ripartizione degli investimenti e delle funzioni strategiche, nell’assordante silenzio di chi dovrebbe rappresentare questa città in Regione”.
“Abbiamo – ha concluso la nota – una decina di rappresentanti di Pescara in Regione, presidenti in consiglio, vice presidenti in giunta, assessori e consiglieri di centrodestra e di centrosinistra. E’ ora di rivendicare la necessità circa l’insediamento di infrastrutture fondamentali per Pescara e per l’intero Abruzzo. Si chiede un’assunzione di responsabilità di tutti per la realizzazione della nuova sede della Regione in via Tiburtina a Pescara”.
La risposta dell’assessore all’Urbanistica Marcello Antonelli su nuovi Palazzi della Regione a Pescara e Pd. “La redazione del Piano di Rischio aeroportuale, che ha purtroppo compreso le aree destinate a ospitare originariamente i nuovi Palazzi della Regione a Pescara, non è un pretesto, come lo definisce il Pd, ma è un chiaro obbligo di legge al quale la passata amministrazione comunale di centro-sinistra avrebbe dovuto ottemperare già dal 2007. La realtà, purtroppo, è che il passato governo ha perso sei anni senza riuscire a concretizzare quell’opera, correndo dietro a procedure urbanistiche assurde e inattuabili, che hanno impedito la realizzazione dei manufatti. Come già ribadito nel corso della Commissione Gestione del Territorio, la nuova amministrazione comunale di centro-destra accelererà ora la redazione del Piano particolareggiato 7, individuando, sempre nella zona ovest della città, dunque a ridosso di via Tiburtina, le nuove aree destinate a ospitare gli uffici istituzionali che Pescara vuole sul proprio territorio, sia per riqualificare una fetta importante della città, sia per consentire alla Regione di abbattere i costi degli affitti”. Lo ha ribadito l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli replicando all’odierno intervento del Pd.
“Evidentemente il Partito democratico ha deciso di tornare ad alimentare polemiche sterili che si rivelano, puntualmente, dei boomerang – ha ricordato l’assessore Antonelli -. Il nuovo Governo cittadino non ha alcuna intenzione di abbandonare il progetto relativo alla costruzione dei nuovi palazzi della Regione a Pescara, edifici da localizzare nella zona ovest del territorio, dove la presenza di uffici istituzionali porterà inevitabilmente movimento, negozi, imprese, fruitori. Tuttavia, quando ci siamo insediati, abbiamo scoperto che già nel 2007 era entrato in vigore l’obbligo di legge per i Comuni di redigere il Piano di rischio aeroportuale, individuando le aree poste a ridosso degli scali su cui non possono essere realizzati, per ovvie ragioni, ‘obiettivi sensibili’ come uffici o scuole. L’area, compresa tra via Tiburtina e via Lago di Campotosto, che avrebbe dovuto ospitare i palazzi regionali, rientra purtroppo in quel Piano, dunque dovremo individuare una nuova localizzazione per quelle strutture, che comunque dovranno essere costruite dalla Regione Abruzzo. Ovviamente ci sarà l’azione amministrativa del Comune di Pescara nel chiedere tale impegno, ma fa quantomeno sorridere la richiesta del Pd che oggi vuole ‘atti formali pubblici su tale impegno’. I presunti ‘atti formali’ del Pd si traducono nell’adozione di delibere di intenti in cui il Comune dovrebbe ‘obbligare’ la Regione a costruire tali edifici. Come già ricordato al Pd durante la Commissione, la nuova amministrazione comunale non ha intenzione di prendersi gioco dei cittadini: Pescara non sta subendo alcun trattamento penalizzante dal Governo regionale del Presidente Chiodi, a differenza degli anni dell’ex governo di centro-sinistra che aveva relegato il capoluogo adriatico a una triste cenerentola. La verità è che se oggi Pescara non ha ancora i palazzi regionali la responsabilità è da attribuire proprio agli anni di governo del Pd che ha perso il proprio tempo rincorrendo procedure urbanistiche inapplicabili, perseguendo una gestione allegra del territorio. Pescara avrà ora i suoi palazzi regionali – ha ancora detto l’assessore Antonelli -, applicando regole certe, concrete e trasparenti”.