Provincia L’Aquila: la Regione non eroga fondi 2007 danni agricoltura

oreste_cambiseL’Aquila. I ritardi negli indennizzi, per i danni all’agricoltura, causati dalla fauna selvatica, sono il frutto della mancata erogazione, da parte della Regione, dei fondi del 2007.

E’ questa la posizione della Provincia de L’Aquila, e in particolar modo dell’assessore Oreste Cambise, che chiarisce le problematiche relative ai ritardi da parte delle province nel far fronte agli indennizzi a favore degli allevatori. “ La Regione” si legge in una nota,  “dimentica di dire che non sono stati erogati nel 2007 i fondi per risarcire i danni, determinando una condizione di ritardo nel soddisfare le richieste di risarcimento”. Il 25 febbraio ci sarà una riunione tra le quattro amministrazioni provinciali per trovare una soluzione. In quella sede, si deciderà come dividere il fondo di perequazione che ammonta a circa 300mila euro, il 39% dei quali andranno alla Provincia de L’Aquila, proprio in considerazione che quello è il territorio maggiormente colpito dai danni prodotti dagli animali selvatici. La somma, come recita la nota, no  basterà per coprire il buco del 2007. “Non abbiamo indugiato un giorno di più nell’erogare gli indennizzi quando la Regione ci ha trasferito i fondi – ha sottolineato l’Assessore Oreste Cambise. “Purtroppo, oggi ci troviamo a far fronte alle difficoltà determinate dai mancati trasferimenti dell’anno 2007. Sindaci e categorie devono unire le forze per cercare di avere dalla Regione i fondi mancanti”.

Sul tema dell’agricoltura, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, ha diffuso una lunga nota. Ecco il testo.

La giunta Del Turco si insedia nel mese di giugno 2005. A quella data risultavano non ancora spesi circa il 60% dei fondi sull’agricoltura derivanti dalla programmazione 2000-2006. In circa un anno l’Assessorato è riuscito a spendere tutte le risorse evitando, così, per la programmazione successiva una minore attribuzione di fondi da parte della Comunità Europea.

Nel 2007 si avvia la nuova programmazione 2007-2013. nell’anno 2007 nessuna Regione, compreso l’Abruzzo, ha potuto fare i bandi per il ritardo dell’approvazione da parte dell’Europa del regolamento comunitario e successivamente si è dovuto attendere l’approvazione da parte del Governo nazionale del PAN (piano agricolo nazionale).

Si arriva, così, alla fine del 2007. A marzo del 2008 la  Commissione Europea dichiara ricevibile il PSR. Solo da quel momento sono disponibili le risorse per andare a bando.

I nuovi bandi non si presentano più per formato cartaceo, ma su supporto informatico. La Regione non aveva e non ha un proprio Ente pagatore, solo alcune Regioni lo dispongono, e quindi era necessario utilizzare lo sportello informatico nazionale (SIAN). Ciò comportò un lavoro intenso per mettere a rete l’Abruzzo con Roma, a tal fine venne costituito un apposito gruppo di lavoro.

Conclusa questa fase l’Assessorato all’agricoltura della giunta di centro-sinistra (Marco Verticelli) pubblicai bandi (agosto 2008).

Si interrompe la legislatura, si fanno le nuove elezioni, cambia l’Assessore. Il primo atto da lui compiuto, con la scusa di qualche modifica tecnica, è il rinvio della scadenza dei bandi, procurando una prima grave perdita di tempo. (dal 30 marzo al 30 giugno 2009).

Il mondo agricolo presenta le domande a valere sulle diverse misure, anche oltre la disponibilità dei fondi, a dimostrazione di una importante vitalità del settore”.


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