Paolo+De+Cesare%3A+%26%238216%3BNegli+anni+io+e+la+mia+famiglia+abbiamo+fatto+tanto+per+amore+di+Chieti%26%238217%3B
abruzzocityrumorsit
/politica/politica-chieti/paolo-de-cesare-negli-anni-io-e-la-mia-famiglia-abbiamo-fatto-tanto-per-amore-di-chieti.html/amp/

Paolo De Cesare: ‘Negli anni io e la mia famiglia abbiamo fatto tanto per amore di Chieti’

Chieti. “Oggi sono qui a rappresentare e certificare l’impegno che io e la mia famiglia rivolgiamo da decenni nei confronti della città che amiamo e consideriamo massimamente, Chieti. La storia della famiglia è legata a quella della mia città, dunque vorrei soffermarmi sulle attività che, a partire dai miei avi, danno dimostrazione di questo legame unico ed imprescindibile con il territorio e la comunità.

Il padre di mio nonno, insieme ai i suoi fratelli, nel 1930 riaprì il Teatro Comunale, portando a Chieti lo spettacolo Adriana Lecouvreur diretto dal famosissimo Francesco Cilea, il quale tributò agli stessi una dedica che vi mostro.

Mio nonno è stato per trent’anni patron della Birra Moretti e della Rodrigo Pallacanestro Chieti insieme ad altri amici, con cui poi ha organizzato il Torneo Internazionale Città di Chieti che ha visto venire in città squadre del calibro del Real Madrid e nazionali di spessore come la Jugoslavia e la Russia. La sua enorme passione lo ha portato a dedicarsi ad ogni aspetto organizzativo a latere e strumentale a quello sportivo giocato, tant’è che disegnava addirittura le divise gara, così come a raggiungere lo status di componente della giunta della lega basket di serie a.

Nel 1992, l’anno della mia nascita, l’azienda di famiglia è stata sponsor ufficiale della Calcio Chieti; inoltre, a metà degli anni 2000, mio padre è stato Vice Presidente del sodalizio ed ha contribuito ad iscrivere la squadra al campionato di C1.

Venendo a me, che ho ereditato la passione per lo sport e fin da bambino sono stato un forte sostenitore delle squadre della città, sento il dovere di partire dal Circolo degli Amici.

Stiamo parlando di un’istituzione culturale e sociale della città con oltre 180 anni di storia che ho letteralmente salvato da un processo di scioglimento: a 22 anni sono stato eletto presidente ed ho riportato, unitamente al Consiglio di Amministrazione, il sodalizio agli antichi fasti, effettuando importantissime opere strutturali alla storica sede di palazzo De Sanctis-Ricciardone, parimenti realizzando eventi e manifestazioni con illustrissimi artisti e personalità, da Mogol a Fausto Leali, da Fabio Concato a Michele Zarrillo, da Vittorio Sgarbi a Giuseppe Savina e Gianni Toschi.

Quale membro designato nel Consiglio di Amministrazione del Teatro Marrucino, per 5 anni ho lavorato alacremente e gratuitamente, con risultati mai visti prima in termini di interventi di rifacimento e restauro, di dati di affluenza e bigliettazione, di qualità dell’offerta artistica che, al di là delle celebrazioni per il bicentenario, ha visto anche la creazione di manifestazioni come ‘Amami Teatro’ che ha visto intervenire 15mila persone in una sola settimana. Come Vice Presidente della Camera di Commercio di Chieti mi sono adoperato facendo ottenere un contributo di 30mila euro a favore delle attività di comunicazione ed ho anche ristrutturato a mie spese la fossa degli orchestrali. Avrei voluto farlo anche per la facciata ma evidentemente all’amministrazione importa poco del Teatro poichè la formalizzazione di questo proposito non ha mai ricevuto alcuna, e ripeto alcuna, nota di riscontro.

Ho il piacere di ricordare la mia battaglia nei confronti dell’università quando, in occasione di passati vertici, nessuna nomina all’interno del Consiglio di Amministrazione aveva coinvolto un membro proveniente da Chieti a beneficio di Pescara: in questa occasione ho raccolto 90 firme degli stakeholders della città in una petizione indirizzata all’accademia per attenzionare la situazione e ristabilire l’equità.

Nel 2017 il Comune non aveva previsto gli addobbi per il Natale in centro storico, ed io, con un gruppo di amici, ho risposto ‘presente’ regalando alla città ed ai commercianti le luci Natalizie; parimenti per 4 anni grazie ai miei ruoli associativi ho fatto si che Chieti avesse il proprio albero di Natale.

Con l’amico e candidato Manuel Pantalone, al quale mi accomuna questo fortissimo sentimento per la città, abbiamo realizzato una scultura nel quartiere del Sacro Cuore in memoria del nostro concittadino Dino Di Michelangelo e di tutte le vittime della tragedia di Rigopiano.

Sempre con l’aiuto di Manuel, nel 2018 abbiamo raccolto la richiesta di aiuto dell’allora Preside Serafina D’Angelo in merito alle aule della scuola Sant’Andrea di Filippone: attraverso il supporto della maestra Nunzia Castelli, anch’ella candidata nella nostra coalizione, abbiamo realizzato un service dedicato, cioè una serata di fund raising, grazie al quale è stato possibile ristrutturarle rendendo gli ambienti salubri.

Sono, inoltre, presidente provinciale di un’associazione di consumatori dal 2013: tra le altre, ricordo le mie battaglie per l’assenza della carta dei servizi presso il Comune di Chieti, per il rincaro delle bollette idriche dopo il passaggio del servizio da TeateServizi all’ACA, per l’emergenza idrica cittadina con una diffida formale ad ACA, ERSI, Regione Abruzzo e Ministero.

Detto questo, non credo ci siano altri candidati che possano vantare un impegno tale, a maggior ragione si aggiunge quello personale a sostegno gli sport cittadini come il rugby, il calcio e la pallavolo, ma anche altri eventi e manifestazioni che riguardano il nostro territorio.

Sfido in tale senso i miei competitor a dimostrarmi cosa hanno fatto a favore della città in questi anni: c’è chi nonostante lo status professionale, e mi riferisco a Ferrara e Di iorio – tra l’altro quest’ultimo presidente emerito dell’ordine ed autoproclamatosi ‘paladino della teatinità’, non ha fatto nulla dinanzi le numerosi spoliazioni in ambito medico sanitario che la città ha subito nel corso del tempo; e poi c’è chi, e mi riferisco a Di Stefano, da eletto aveva il dovere di fare ciò che io ho fatto volontariamente da privato cittadino e da rappresentante associativo, e non lo ha fatto.

In merito a Di Stefano, mi preme rettificare anche le sue imprecise dichiarazioni in merito ad una mia presunta attività a nocumento di Chieti nel caso di aver votato favorevolmente, quale membro dell’allora Giunta Camerale di Chieti, la fusione con Pescara, determinando un presunto danno alla città. Ebbene trattasi di un dettato normativo specifico, ascrivibile a quanto contenuto nella Riforma Madia 219/2016, tant’è che chi non si è adeguato è stato sanzionato e condannato, ed è il caso della Camere di Teramo e L’Aquila, ed inoltre Chieti non ha perso ma ottenuto benefici: la nomenclatura Chieti Pescara, la sede legale al Foro Boario, la sede secondaria di Piazza Vico rimasta operativa ed anzi potenziata con il Centro Esteri, spostato proprio da Pescara.

La mia è e sarà sempre una battaglia di libertà e di verità, per amore della mia città e per riportare la vita a Chieti” le parole del candidato sindaco Paolo De Cesare nel corso della conferenza stampa odierna, indetta per esporre le attività che lo stesso e la propria famiglia hanno profuso nel corso degli anni a favore della città.