Francavilla al Mare. “Apprendo dalla stampa che l’assessore Sandra Ferri si è dimessa in seguito alla polemica sul nuovo insediamento di un discount sul territorio francavillese, e precisamente in zona Foro”.
Così in una nota Alessandro Mantini, capogruppo Centrodestra per Francavilla, che aggiunge: “L’Assessore è la vittima sacrificale della politica dispotica ed autoritaria del Sindaco Luciani il quale proprio sulla medesima polemica ha deciso di autosospendersi invocando l’art. 53 del T.U.E.L. Dalla polemica insorta in seguito all’annuncio del progetto da parte del primo cittadino si è innescata una polemica trasversale che, evidentemente, boccia l’idea di rigenerazione urbana che lo stesso Luciani indende far passare. La cd rigenerazione urbana più che da una variante puntuale al p.r.g. scaturisce da una più ampia visione e programmazione del territorio, con esplicito riferimento alla variante all’intera zona industriale, che non miri i terreni strettamente necessari all’insediamento di un nuovo discount. Ribadiamo come la zona industriale non abbia portato alcun insediamento da quando istituita, di talchè sarebbe stata condivisibile una variante all’intera zona, così da poter restituire competitività a tutti i terreni ricadenti in tale zona. Ma il Sindaco ha pensato che una “variantuccia” mirata avrebbe fruttato una rigenerazione urbana così importante da non essere preventivamente condivisa neanche con la sua maggioranza”.
“Esprimo tutta la mia solidarietà all’assessore Sandra Ferri – conclude Mantini – il cui unico torto potrebbe essere stato quello di condividere un post (inopportuno) su facebook della MD Discount con il quale la società promuoverebbe assunzioni proprio per il punto vendita da insediare in zona Foro. Post tardivamente rimosso che con ogni probabilità ha mandato su tutte le furie il sindaco Luciani. Auspico in un celere ripensamento da parte del Sindaco, così come avvenne quando annunciava l’installazione di un forno crematorio, e che la delibera non arrivi in Consiglio Comunale allorchè le forze politiche avrebbero il dovere di difendere l’intera collettività del Foro e di Francavilla”.