Chieti. “Via L. Renzetti o terzo mondo?”. È questa la domanda che si pongono i residenti. Andrea Di Ciano Coordinatore di Italexit Chieti, contattato da alcuni abitanti del quartiere, che denunciano uno stato di abbandono che perdura da molti anni.
“Qui a farla da padrone è l’assenza totale di manutenzione ordinaria – si legge in una nota – le strade risultano infatti impraticabili a causa delle buche.
Percorrere la strada , è un vero e proprio inferno: la via somiglia più ad un percorso di guerra, dove si gira armati di tanta pazienza, attenzione ed una buona dose di fortuna. Sono diversi i punti in cui la visibilità stradale è scarsa a causa della vegetazione che occupa gran parte della carreggiata.
Impossibile pensare di percorrere il tratto a piedi, figurarsi con un passeggino o con una carrozzina.
Nemmeno i canali di scolo sembrano avere vita facile: gli scoli per le acque piovane sono completamente ricoperti di verde e foglie, impendendo il naturale flusso dell’acqua nei periodi a più alta intensità di pioggia. Non se la passa meglio la strada destinata alle vetture ben costellata da buche e ‘rattoppi’ di asfalto ormai saltato, divenendo rugosa, pericoloso per gli automobilisti ma soprattutto per motociclisti e ciclisti.
A completare il quadro, non proprio roseo, c’è il problema della vegetazione selvaggia che ha avvolto, come in un caldo abbraccio, i pali della luce, creando non poche preoccupazione tra i residenti della zona, allarmati dal pericolo degli incendi che si potrebbero innescare da questo contatto.
Le speranze del quartiere sono ora riposte nelle mani dell’amministrazione comunale targata Diego Ferrara cui va l’appello dei residenti, anche se nonostante i proclami i lavori di sfalcio annunciati dal comune, partiti il 6 giugno, in diversi tratti della via non si sono visti.
Ormai sono passati quasi due anni dall insediamento di questa nuova giunta – conclude Andrea Di Ciano – Adotti un cambio di passo iniziando a puntare sulla sistemazione e l’ammodernamento della città, tralasciando selfie e post su Facebook. Basta poco, vista l’esigua grandezza della città, per renderla una piccola bomboniera”.