Chieti, riqualificazione in 55 alloggi Erp: disponibili 1.800.000 euro

Il sindaco e l’assessore Raimondi: “La prima riqualificazione dopo cinquant’anni per 55 alloggi, ne faremo 20 nuovi”

 

Chieti. Presentato oggi il programma operativo della riqualificazione degli alloggi popolari Erp di via delle Robinie, delle Acacie, via dei Platani. Si tratta di interventi resi possibili da fondi Cipe su finanziamenti regionali per un importo di 1.874.000 euro. Sul posto il sindaco Diego Ferrara con l’assessore alle Politiche della Casa Enrico Raimondi e le consigliere Barbara Di Roberto e Valentina De Luca.

“Siamo lieti di dare buone notizie a questa parte della cittadinanza che aspetta interventi da anni e ha diritto ad abitazioni dignitose – così il sindaco Diego Ferrara – Appena ci siamo insediati con l’assessore Raimondi abbiamo affrontato il problema, cercando il modo per riqualificare il nostro patrimonio abitativo che è in condizioni davvero pessime, per sostenere gli assegnatari, dando supporto e servizi per le domande e in questo coinvolgendo anche caf e patronati al fine di dare loro un’assistenza più capillare e continua. Abbiamo lavorato anche al nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi che è online e per la presentazione delle domande ci sono ancora alcuni giorni, perché il termine ultimo è il 05 novembre. Con i lavori interveniamo per restituire dignità e servizi in questa zona, di cui ci interessa scrivere un futuro diverso da quello che fino ad oggi ha dovuto vivere”.

“Si tratta di un risultato davvero storico – così l’assessore alle Politiche della Casa, Enrico Raimondi – È il primo intervento di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica dopo cinquant’anni. I lavori impegnano quasi due milioni di euro e renderanno possibile la riqualificazione di 55 appartamenti popolari in questa zona della città, che è stata una delle prime urbanizzate agli inizi del Novecento. Gli interventi riguarderanno via delle Robinie, via delle Acacie e via dei Platani, sono urgenti perché in queste zone insistono appartamenti che non riusciamo a consegnare a chi ne ha diritto, in quanto inagibili e quindi questa è la prima motivazione che ci ha spinto a richiedere i fondi per agire. Va poi detto che negli ultimi 5 anni la richiesta di alloggi sociali ammonta a 1.000 domande, in media 200 l’anno e a causa dell’obsolescenza del patrimonio abitativo comunale, si fa fatica a rispondere a tante richieste, oggi acuite anche dalla crisi sociale degli ultimi anni.

Noi con questi fondi riusciremo ad adeguare gli alloggi dal punto di vista sismico, rendendoli nuovamente abitabili, ne realizzeremo altri 20, costruiremo aree comuni per i residenti della zona, per la vicina scuola, a supporto di una socializzazione che qui ha un valore determinante. Parliamo di appartamenti su cui non sono stati compiuti fino ad oggi lavori di manutenzione radicale e che essendo in una zona seminterrata, hanno problemi anche di umidità interna ed esterna, illuminazione e aerazione e non rispondono alle mutate normative ed esigenze in tema anche di accessibilità.

Nelle prossime settimane con l’assessorato ai Lavori Pubblici e la struttura comunale avvieremo la fase di aggiudicazione della progettazione, che porrà le basi per i passaggi successivi che portano all’appalto dei lavori e all’apertura del cantiere. Dopo anni di abbandono dell’edilizia residenziale pubblica abbiamo voluto costruire una svolta per poter consegnare nuove case e grazie a questo intervento avremo 70 alloggi in più da poter assegnare, in tempo anche con la definizione del nuovo bando che è online da settembre”.

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