Chieti. “L’intento dell’Amministrazione, attraverso piattaforma alla quale stanno aderendo commercianti cittadini che vendono diverse tipologie di prodotti, era e resta quello di offrire alla categoria uno strumento che li mettesse subito in condizione di operare, ci dispiace che ogni iniziativa debba essere accompagnata da polemiche e bocciature, tutto è perfezionabile, ma prima di demolire è indispensabile capire i pro e i contro di ciò che si afferma”, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Commercio Manuel Pantalone.
“Saremo i primi a farci avanti quando sarà possibile affiancare al commercio teatino, una Chieti virtuale dove chiunque, da qualsiasi posto, possa trovare e acquistare prodotto – riprendono – ma la nostra azione deve andare in entrambe le direzioni, senza che l’una cannibalizzi l’altra. La piattaforma scelta innanzitutto è gratuita per tutti, è agevole per tutti ed è accessibile, tant’è che grandi città come Milano, Torino, Bari, l’hanno adottata e la stanno già utilizzando in questo periodo di pandemia. Questo era l’obiettivo, agire subito, non fare concorrenza a portali mondiali che sono solo virtuali e vivono solo di clic, ma dare al commercio cittadino uno strumento capace di veicolarlo a casa degli utenti. E questo la piattaforma scelta, condivisa anche con il tavolo istituzionale del commercio dove siedono tutte le sigle delle associazioni di categoria del settore, lo fa: è possibile individuare tutte le attività di commercio al dettaglio che consegnano a domicilio ed è possibile effettuare un ordine attraverso mail o attraverso altri canali telematici individuati direttamente dall’esercente, il quale può evidenziare la sua presenza nella rete attraverso un sito, una pagina, una vetrina virtuale (catalogo, o lista di prodotti).
Non sarebbe stato possibile in tempi brevi procedere alla creazione di vetrine di prodotti consultabili online in quanto, per questo, sarebbe stato necessario un grado medio di digitalizzazione delle attività commerciali che avrebbe richiesto molto più tempo, ma il vantaggio della piattaforma scelta è che può essere perfezionata e si possono aggiungere e specificare i servizi.
Possiamo in qualsiasi momento strutturare un portale virtuale della città, dovremo sentire anche i commercianti al tavolo istituzionale e costruire con loro questa possibilità per non calare nulla dall’alto, ma ci dispiace che ogni volta che questa Amministrazione prova a dare risposte concrete a problemi che negli ultimi dieci anni nessuno ha mai né ritenuto importanti, né affrontati, si debba stigmatizzare, distinguere, demolire, gettandola in polemica.
Quello di critica è sicuramente un diritto, ma chi lo esercita dovrebbe tenere conto di un dovere che purtroppo nessuno frequenta: quello di proposta. Confrontiamoci e parliamo insieme di come fare le cose, ufficializzando i risultati: noi siamo pronti ad agire così, è un metodo che stiamo attuando da quando siamo alla guida della città e al quale invitiamo la città perché cresca come merita”.