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Chieti, De Cesare: ‘Il vero candidato del centrosinistra è Bruno Di Iorio, con buona pace di Mauro Febbo’

Chieti. “Prendo atto di quanto dichiarato da parte dell’ex sindaco Francesco Ricci in merito alla scelta, condivisa da altri esponenti del Partito Democratico, di sostenere il candidato Di Iorio e non quello designato dal proprio partito, Diego Ferrara, del quale dice ‘stimato medico, ma purtroppo con poche speranze di successo’ .

Innanzitutto esprimo solidarietà nei confronti del Dottor Ferrara, il quale ha il mio apprezzamento incondizionato dal punto di vista umano. Inoltre ritengo questa sia l’ulteriore dimostrazione del fatto che quella di Di Iorio non può essere assolutamente definita una coalizione civica, dal momento che è stata voluta ed oggi raccoglie il sostegno pubblico di uomini con incarichi di partito ed un percorso politico ben definito e spesso contrapposto, addirittura agli antipodi.

Il civismo non può limitarsi alla citazione esasperata di un concetto teorico, la discontinuità non può limitarsi all’inserimento di una parola sui manifesti elettorali già affissi sui muri, l’alternativa non può essere rappresentata anche visivamente da simboli di partito personalizzati semplicemente con i colori ed il nome della città.

Considerando il sostegno di gran parte del Partito Democratico e di Italia Viva, posso tranquillamente affermare che il vero candidato del centrosinistra sia Bruno Di Iorio, con buona pace di Mauro Febbo, uomo notoriamente e palesemente di destra, il quale per rinnovare il governo della città targato Di Primio potrà contare su Francesco Ricci, sindaco di uno dei quinquenni più infelici della città.

Ancor più singolare constatare che entrambi, Febbo e Ricci, si ritrovino insieme per lotte intestine, rancori e liti interne alle proprie coalizioni ed ai propri partiti di provenienza, e non per convergenza di programmi e progettualità per il rilancio del territorio: il comun denominatore è la ricerca della vittoria alle elezioni che, seppur sia una aspirazione più che legittima, nulla ha a che fare con il rinnovamento e la discontinuità. L’unica vera novità, e che novità, sarà vedere Ricci e Febbo fare campagna elettorale insieme.

In questo contesto rivendico con orgoglio l’originalità del nostro progetto civico, che non è una convenzione elettorale e non ha nè padrini nè padroni. Noi siamo il vero rinnovamento e la vera discontinuità.”