Chieti, carenza di spazi in città dedicati allo studio collettivo: la denuncia di Sinistra Italiana

Chieti. “Studiare non significa solo apprendere nozioni, ma anche imparare a stare insieme ad altri. Nelle classi si sta insieme. Ecco perché ha pesato sulla psiche di molti studenti il fatto che le lezioni in remoto abbiano impedito questa buona condizione per l’apprendimento.

Terminate le lezioni in classe, si può studiare da soli o insieme agli amici. I ragazzi delle superiori hanno protestato perché in città sono assenti, o difficili da raggiungere, spazi per poter studiare insieme ad altri.

Quali responsabilità si possono imputare alle tre diverse istituzioni politiche coinvolte: comune, provincia, regione? Innanzitutto si può dire che nessuna di loro ha colto il bisogno di comunità degli studenti. Allo stesso tempo si può dire che nessuna di loro ha ritenuto urgente fare fronte al problema. Si progettano soluzioni con i tempi lunghi della burocrazia, ignorando che si è di fronte ad una emergenza.

Nei pressi della villa comunale giace da anni vandalizzata la biblioteca regionale. Si annunciano restauri dei quali neanche si vede l’inizio. La piccola biblioteca comunale aperta a Chieti scalo è stata chiusa. Eppure proprio in Corso Marrucino il comune è proprietario di locali sfitti. Li si potrebbe far autogestire da una delle associazioni studentesche. Anche l’arredo può essere rinvenuto nei tanti locali abbandonati di proprietà degli enti locali”. Si legge così in una nota di Gennaro Garofalo e Michele Marino, segretario cittadino e vicesegretario provinciale di Sinistra Italiana.

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