Atessa. “Prosegue la difesa d’ufficio dell’Arap da parte del capogruppo di FI alla Regione, che continua, seppure in modo meno rude rispetto al primo intervento, nella difesa d’ufficio dell’Azienda Regionale delle Attività Produttive. E, nel tentativo di alleggerire le gravi responsabilità dell’Arap per lo stato di abbandono e di incuria della maggiore zona industriale di tutto l’Abruzzo, prosegue l’attacco nei confronti del Comune. Febbo chiede, in sostanza, che il Comune finanzi, con i soldi dell’IMU, l’Arap che per legge ha la competenza e le responsabilità della Zona Industriale, anche perché incassa i contributi dalle Aziende. Questi contributi, per legge, hanno natura di “corrispettivo” dei servizi essenziali che l’ARAP dovrebbe erogare. (Art. 1, comma 4 legge regionale n.23 del 2021).
I Comuni fino al 2012 incassavano tutta l’IMU dei catastali D e mai i consorzi industriali, e poi l’Arap, sono stati finanziati dagli Enti Locali. Oggi ai Comuni va solo una percentuale niente affatto “ingente”. Dei 4 milioni e 300 mila euro di IMU derivanti, in Atessa, dai catastali D, ben 3 milioni e 400 mila vanno allo Stato e 950 mila al Comune. Queste risorse chiaramente non derivano unicamente dalla Zona Industriale, ma dai fabbricati ad uso produttivo di tutto il territorio atessano e fanno parte del bilancio complessivo del Comune che deve provvedere a pagare il proprio personale e fornire servizi a tutta la cittadinanza: dalla illuminazione pubblica ai servizi scolastici, dall’assistenza sociale alle manutenzioni di un territorio di 110 km quadrati, uno dei più vasti della Provincia.
La Regione che ha ben altre risorse, rispetto ai Comuni, ha distribuito nell’ultima legge di bilancio, 12 milioni di euro (queste sì risorse “ingenti”) per sostenere attività e iniziative varie, non tutte di primaria importanza. Non avrebbe potuto destinare qualche centinaia di migliaia di euro per finanziare interventi ARAP nella Val di Sangro, che produce un terzo della ricchezza non di Atessa, ma di tutto l’Abruzzo?
Prima di fare i conti nei bilanci altrui, Febbo e la Regione farebbero bene ad amministrare meglio le proprie risorse”. Lo afferma in una nota il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli.