Chieti. “Dopo tre interminabili anni di un fermo inspiegabile, votato solo a soddisfare vecchi dazi elettorali, senza che si producesse una benché minima iniziativa atta a governare un fenomeno diventato, nel frattempo, sempre più grave e dannoso per le colture agricole ed il territorio parrebbe che, l’amministrazione Di Giuseppantonio, voglia dare un segnale concreto per porre rimedio all’eccessivo numero di cinghiali stazionano, divagano e fanno danni su tutta la provincia”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, sul problema della numerosa presenza di cinghiali che ormai da tempo affligge il territorio provinciale teatino.
“Il prossimo 12 settembre – prosegue D’Amico – nel programmato consiglio provinciale, verrà portata in discussione ed approvazione un piano di abbattimenti selettivo e straordinario. E’ la conferma, triste e tardiva purtroppo, che il problema esiste e va controllato e governato. Noi eravamo convinti, rimanendolo tuttora, che va pianificato un regolamento duraturo che consenta di governare il problema per l’intero anno solare e su tutto il territorio, coinvolgendo le squadre di cinghialai censiti dagli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e dalla Provincia, garantendo un rigoroso controllo sanitario dei capi abbattuti atto a garantirne la tranquilla commistabilità, sanzionando severamente i furbi ed i bracconieri aumentando i controlli. Questa decisione sconfessa politicamente l’operato del consigliere delegato Giovanni Staniscia, riporta le determinazioni in capo all’organo deputato che è il Consiglio Provinciale, riassegna ad ogni soggetto costituente la filiera venatoria il proprio ruolo. Presumibilmente, il nostro gruppo, non farà venir meno il suo appoggio alla deliberazione posta in discussione, volendo condividere e fare proprie le tante preoccupazioni manifestate ed espresse dai sindaci e amministratori del territorio di ogni coloritura politica, però chiederà: non solo correzioni ed aggiustamenti nel deliberato ma anche garanzie certe per la pronta e solerte ripresa della discussione su una regolamentazione del settore. La regolamentazione – conclude il capogruppo del Pd – non è più rinviabile e si può ripartire dal buon lavoro fece il centrosinistra con Antonio Tamburrino assessore delegato verso la quale, l’allora centrodestra in Consiglio Provinciale, pur lavorando costruttivamente in commissione votò contro solo per ragioni legate all’imminenza scadenza elettorale rendendo così un palese favore alle associazioni venatorie guidate dall’attuale consigliere delegato Giovanni Staniscia”.