Bomba. Centinaia di manifestanti, armati di fischietti, tamburi, striscioni e cartelli, si sono ritrovati ieri davanti al palazzo della Regione Abruzzo a L’Aquila, per protestare contro la riunione del Comitato di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.). Il sit in è stato proposto dalle associazioni Wwf, Lipu, Cobas, Nuovo Senso Civico, Cia e poi, ancora, Comitato pendolari di Avezzano, Cittadini di Bomba.
Il comitato, riunito anche oggi, valuterà un totale di 64 progetti, tra cui il Piano regionale dei Trasporti e l’impianto gas di Bomba.
Proprio su questo’ultimo punto, il presidio ha riscosso un grande successo: la commissione, infatti, ha bocciato il progetto di estrazione del gas al lago di Bomba, in quanto non rispetta i requisiti previsti dalla legge regionale del 2007 sulla qualità dell’aria.
“Quanto accaduto ieri ha dello storico, ma soprattutto dell’incredibile” commenta il consigliere Idv della Provincia di Chieti, Palmerino Fagnilli. “Storico e magnifico è il risultato conseguito dalla lotta del movimento di un comitato, di un paese, di una popolazione, di un territorio, per difendere la propria terra e i propri valori dalla colonizzazione e dalle speculazione delle multinazionali. Picchiando con dei bastoni sulla cancellata del Palazzo Ignazio Silone, cantando l’inno nazionale di Mameli, le canzoni popolari, gridando slogan che si appellavano alle Istituzioni e alle coscienza dei commissari V.I.A. per dodici ore consecutive, ininterrottamente, quel popolo variegato di passioni ha gridato il suo amore per la propria terra. Il risultato è stato grande, poiché è la vittoria di una visione della vita su un’altra, ossia un salto di qualità in un confronto tra Golia e Davide fatto di valori. Quei valori che nel momento storico che la nostra società attraversa, sembrano essersi persi, ieri a L’Aquila grazie a quel popolo, sono stati testimoniati e sono stati l’elemento per la vittoria. Vittoria!, come il nome scelto per la bambina che nasceva all’inizio di quella lotta e che a solo due anni ha testimoniato per una intera giornata di lotta, la grandezza di un popolo”.
Questo è il commento di Forest CMI: “Siamo esterrefatti dalla decisione assunta dalla Commissione V.I.A. della Regione Abruzzo e dalle motivazioni addotte. Crediamo fermamente nel progetto Forest CMI e intendiamo perseguire tutte le vie legali a nostra disposizione , a cominciare dal ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro i 60 giorni prescritti come termine di legge. Ci riserviamo di esaminare nei dettagli le motivazioni ufficiali del parere non favorevole da parte della Commissione V.I.A. , fiduciosi di avere a disposizione tutti gli elementi per poter ribattere nelle sedi appropriate e far valere le nostre ragioni e la validità , in termini di progresso economico ed eco-sostenibilità, del progetto che Forest CMI intende portare avanti”.