Pescara, presentato il ‘libro nero’ delle ferrovie abruzzesi

treniPescara. “Non solo abbiamo perso la linea Pescara-Napoli e il collegamento diretto Pescara-Foggia, ma in futuro si corre il rischio di veder soppressa anche la linea Pescara-Roma e dal 2016 l’Adriatica”. È quanto ha detto Tino Di Cicco della Federconsumatori Abruzzo nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta oggi a Pescara, per illustrare il “Libro Nero” sulle ferrovie abruzzesi realizzato in collaborazione con il Codacons.

Il libro contiene una serie di dati e proposte per modificare e migliorare l’offerta ferroviaria in Abruzzo. Per quanto riguarda la linea Pescara-Roma le due associazioni sostengono che per evitare la sua chiusura, è necessario velocizzare il servizio e ridurre i costi di gestione, attivando il Controllo Traffico Centralizzato. Nel libro viene evidenziata anche la mancanza di treni regionali veloci sulla direttrice Adriatica e di collegamenti unitari con treni regionali sulla linea Pescara-Foggia. Tra le proposte, la necessità di un adeguato collegamento ferroviario tra Pescara e L’Aquila. Per Federconsumatori e Codacons è opportuno anche realizzare il raddoppio del binario ferroviario da Pescara e Scafa e un efficace servizio navetta tra le due località. All’ incontro ha partecipato anche Vittorio Ruggieri del Codacons che, tra le altre cose, ha evidenziato l’esigenza di “rivedere in Abruzzo tutto il sistema della mobilità”. Presente anche il senatore Nevio Felicetti.

Le ‘pagine nere’. Il volume si sofferma su alcuni dei dati più critici delle ferrovie abruzzesi: un vero e proprio ritorno al passato in termini di tempi di percorrenza delle tratte. Se nel 1980 il treno Pescara-Roma impiegava 3 ore e 17 minuti, con mezzi ovviamente più vecchi e più lenti, attualmente il collegamento più veloce impiega 3 ore e 43 minuti; a caratterizzare negativamente la linea tra la costa e la capitale ci sono gli alti costi di gestione e il basso utilizzo dovuto quasi esclusivamente alla scarsa velocità commerciale, elementi che nel prossimo futuro porteranno i vertici del gruppo FS a sopprimere definitivamente la tratta. Una soluzione in tal senso, secondo le associazioni dei consumatori, potrebbe essere la velocizzazione dell’offerta, recuperando almeno i tempi del 1980, e una riduzione dei costi attivando il Controllo Traffico Centralizzato su tutta la linea, che consentirebbe, tra l’altro, di aumentare in modo considerevole l’offerta dei
treni a costo praticamente zero.

Meglio non va sulla cosiddetta direttrice Adriatica, dove la pubblicazione prevede gravi peggioramenti nel breve periodo: dal 2016 dovrebbe essere fruibile l’Alta velocità sulla relazione Foggia-Napoli-Roma-Milano; questo consentirà ai treni provenienti dalla Puglia e diretti al nord, di utilizzare una via più veloce, con l’inevitabile conseguenza che i treni Lecce-Bari-Foggia con destinazione Milano-Torino, non passeranno più lungo l’attuale linea. Quindi l ‘Abruzzo verrà privato di una notevole quantità di treni. Una intera scheda delle 24 che compongono il libro nero è dedicata alla soppressione della linea Pescara-Foggia:da qualche anno Trenitalia ha deciso che il confine di regione, cioè Termoli, si legge, debba diventare anche limite insuperabile dei treni regionali verso sud. Il risultato è che i cittadini sono costretti ad utilizzare due diversi treni regionali (il primo da Pescara a Termoli e il secondo da Termoli a Foggia) o ad utilizzare InterCity o Freccia Bianca, più costosi fino al 388% rispetto ai regionali.

In materia di soppressioni, nel 2007, unico anno per il quale è stato possibile “estorcere” i dati – rileva il libro nero -, in Abruzzo sono stati soppressi 368 treni. Alcune di queste soppressioni erano sicuramente giustificate alla luce del Contratto di Servizio; altre non lo  erano affatto ma nessuna sanzione è stata applicata a Trenitalia dai nostri Responsabili regionali.

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