Chieti. Questa mattina l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Chieti, Antonio Viola, ha illustrato gli accordi culturali ed economici stipulati in occasione della missione a Cuba.
“La nostra missione a Cuba – ha spiegato Antonio Viola – si è essenzialmente contraddistinta per due aspetti interessanti. Uno prettamente economico, che ha riguardato la prima settimana della nostra permanenza in questa terra, avendo portato, infatti, aziende importanti del nostro territorio come la Walter Tosto, la General Sider e l’Urban Green alla 28ª Fiera internazionale di Cuba, svoltasi dal 31 ottobre al 5 novembre 2011 e uno riguardante il settore alimentare che ha avuto un ampio successo con la presenza della Cantina Tollo, la Cantina di Miglianico e il Pastificio Cocco. Per quanto riguarda gli scambi economici fra i due paesi, un’azienda del nostro territorio, la Wts, intraprenderà, a breve, grosse possibilità di commesse nel settore petrolifero. In questo territorio, infatti, si stanno realizzando importanti raffinerie. In qualità di assessore alle Attività produttive sto portando personalmente avanti dette trattative con i dirigenti di Cupet e con il Ministero del Commercio estero cubano, non nascondendo di essere pressoché nella fase conclusiva della trattativa. Dopo questa settimana dedicata al commercio, il nostro lavoro è proseguito anche nel post fiera, interfacciandoci con tutte le Istituzioni che potessero essere utili a portare avanti i nostri progetti, quindi con la nostra Ambasciata e con il nostro Consolato, Istituzioni che hanno apprezzato la nostra professionalità, il nostro modo di fare e la nostra serietà. È con grande orgoglio, poi, per chi conosce un po’ la realtà cubana, che non posso non evidenziare i risultati da sogno ottenuti dalla città di Chieti sui giornali locali. Sul Gramma, il giornale ufficiale del Governo cubano, praticamente letto dalla totalità dei cittadini, la nostra città ha ottenuto uno spazio considerevole sia nella pagina internazionale che in quella culturale. Vorrei ricordare anche le tante realtà culturali visitate, in particolare a L’Avana vecchia, con progetti di sviluppo integrato del territorio legati al sociale e portati avanti, ad esempio, dall’Istituto Retaxo che fa formazione teatrale e coreutica e che ad aprile di ogni anno organizza il Festival degli artisti di strada, realtà interessante collegata a Ferrara e con la quale sto cercando di portare aventi degli scambi. Oltre a queste attività citate devo sottolineare la presenza, a Cuba, di tre artigiani della nostra città. Il primo è Sergio D’Andrea, fotografo, che ringrazio pubblicamente giacché ha organizzato una mostra (dall’11 al 19 novembre) dal titolo “Abruzzo ieri e oggi. Chieti” composta dalle foto più significative della nostra città e visitata da 1900 persone più flotte di turisti guidati da tour operator. Sergio ha tenuto anche un corso di fotografia dove ha avuto la possibilità di incontrare sia fotografi professionisti, come quello ufficiale della rivoluzione cubana, che quelli alle prime armi. Il secondo artista è Ettore Margiotta, stilista, il quale ha fatto sfilare abiti da sposa e da cerimonia molto apprezzati nel monumentale Hotel Florida unitamente a quelli concessi dal Teatro Marrucino e dal Liceo Artistico di Chieti. Anch’egli ha tenuto un corso molto seguito da sarti e disegnatori cubani. Il terzo artista è invece l’orefice Marco Barbato che ha realizzato oggetti d’arte con i quali abbiamo poi omaggiato le donne presenti alle sfilate di moda. Sulla base di questa edificante esperienza non nascondo che ci è stato chiesto espressamente di lavorare nel campo della formazione degli artigiani, sviluppando progetti costruttivi ed utili. Trattandosi Cuba di un paese che ha già solidi rapporti con l’Italia – ha concluso l’assessore – vorremo collocare anche Chieti in questo processo già avviato da tanto tempo, portando il contributo per un maggiore sviluppo di relazioni fra i due paesi. Da sempre, infatti, sono convinto che attraverso la cultura si possa arrivare ad altri traguardi. La cultura oltre un elemento significativo di incontro fra due popoli è sicuramente un ponte fra due popoli e in questo caso fra l’Italia e i Caraibi”.