Chieti, Provincia a lavoro per riapertura scuole superiori

scuolaChieti. Una  riunione tecnico – amministrativa finalizzata alla  riapertura delle scuole Superiori per monitorare tutti i problemi e ad esaminare le principali necessità e criticità degli Istituti superiori della provincia di Chieti. È l’incontro coordinato dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, nel corso del quale sono state individuate le risorse di bilancio da utilizzare per i diversi interventi.

Di Giuseppantonio ha disposto che, nel mese di agosto, gli Uffici tecnici dell’ente lavoreranno in modo da garantire una tranquilla riapertura delle scuole a settembre. Durante la riunione, a cui hanno preso parte il direttore generale dell’Ente, Rodolfo Rispoli, gli assessori all’edilizia scolastica, Donatello Di Prinzio e alla Pubblica Istruzione Mauro Petrucci ed i rispettivi dirigenti di Settore, Nicola Pasquini e Maria Rita Febbo, sono stati inoltre valutati i risultati che emergono dalla nuova gestione adottata da un anno a questa parte dalla giunta provinciale.

Per quanto riguarda la spesa corrente, dall’esame dei diversi aspetti gestionali è emerso soprattutto il riallineamento delle spese telefoniche delle scuole che, per la prima volta, sono rientrate nel budget assegnato alle singole istituzioni scolastiche. Rispetto al passato, questo ha consentito una riduzione della spesa pari al 30 per cento.

Per quel che riguarda, invece, i fitti passivi, anche in questo caso per la prima volta si è proceduto alla rescissione di contratti di affitto che per la Provincia comporteranno  un risparmio nell’immediato di oltre 120mila euro, somma a cui si aggiungono altre economie legate alle spese di funzionamento. Mentre economie per ulteriori 121mila euro deriveranno dalla collocazione dell’Ipsia di San Salvo nell’edificio dell’Itc “Mattioli” del quale è stato già approvato il progetto di ampliamento e completamento.

Circa gli arredi scolastici, sempre nell’ottica del contenimento della spesa, si è deciso che il surplus di attrezzature e arredi che si riscontra in quelle scuole in cui si avverte la diminuzione di iscrizioni, dovuta soprattutto al calo demografico, verrà destinato alle scuole che ne hanno maggiore necessità.

 

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