Questo il commento dei consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola, Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere, in merito alle polemiche riguardo il progetto di allargamento stradale di Via Pantini.
“Dallo studio della documentazione tutta l’area coinvolta dal progetto Masci ricade all’interno della zona di conservazione integrale del Piano Paesistico Regionale nella quale è impossibile la realizzazione di una strada carrabile, come quella approvata da Masci – spiega la capogruppo M5S Erika Alessandrini – “Gli unici percorsi realizzabili in quell’area sono percorsi escursionistici e aree di verde attrezzato, quindi ci chiediamo come sia stato possibile ipotizzare strade a due corsie con doppio marciapiede incompatibili con un piano sovraordinato come quello paesistico”.
“Masci parla di un progetto approvato col consenso unanime delle forze politiche – prosegue la consigliera Erika Alessandrini – ma il PAN (Piano di Assetto Naturalistico) votato nel 2018 dal Consiglio Comunale, non aveva alcun progetto di dettaglio e anche lì dove era genericamente indicata la dicitura ‘viabilità’, certamente non può trattarsi di una strada a doppia corsia con doppio marciapiede”.
“Il progetto di dettaglio – prosegue il consigliere M5S Paolo Sola – divenuto definitivo solo ora è una scelta imputabile completamente alla Giunta Masci, e a questo punto vogliamo andare a verificarne tutto l’iter di approvazione. Da settimane stiamo proponendo una valida alternativa che oggi è ancora possibile percorrere, ma il Sindaco, nell’ottusità che lo contraddistingue, sceglie di ignorarci, arrecando quindi deliberatamente un danno ambientale enorme alla nostra città”.
Il riferimento è alla proposta, avanzata dal Movimento 5 Stelle e bocciata dal centrodestra in Consiglio Comunale, di evitare l’abbattimento di 60 alberi recuperando lo spazio necessario a realizzare la nuova strada all’interno delle aree private adiacenti Via Pantini lato monte, coinvolgendo i proprietari in una cessione gratuita di una parte dei terreni: “Proprietari che il sindaco si ostina a non interpellare nonostante esistano missive ufficiali che testimoniano la totale disponibilità dei soggetti coinvolti a dare seguito alla cessione gratuita. Si tratta di un iter amministrativo già utilizzato dal Comune di Pescara in altre circostanze che consentirebbe di attuare l’intervento ampliando la sede stradale qualche metro più a monte, salvando così gli alberi e l’area di sgambamento cani dell’area in questione. È per questo che, vista una tale insensata ostinazione da parte del Sindaco – proseguono i consiglieri Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere – ci siamo già mossi per interpellare la Soprintendenza e il Ministero che ha elargito i fondi, per verificare se la cancellazione di un tale patrimonio ambientale, all’interno di una riserva naturale integrale, sia davvero compatibile con la destinazione del finanziamento. Sarà anche l’occasione per chiarire quale documentazione sia stata davvero inviata al Ministero, considerato che i progetti dovevano avere la conformità al PRG mentre quello oggi in discussione presenta la collocazione di una rotatoria in altro luogo senza aver approvato prima la Variante per delocalizzarla. Una simile svista addirittura non consentirebbe di accedere ai contributi”.
Aspetti condivisi dalle centinaia di cittadini che hanno già sottoscritto una petizione on-line per bloccare il progetto, e dalle tante realtà associative che ormai da settimane chiedono a gran voce di verificare ogni possibile alternativa. “Il messaggio a margine di questa vicenda – concludono i consiglieri pentastellati – è che la città non starà più in silenzio ad osservare. Si è messo in moto ormai da tempo un fronte comune a difesa non solo degli alberi di Via Pantini ma di tutto il nostro patrimonio ambientale, minacciato costantemente da un’amministrazione che considera l’asfalto e il cemento gli unici strumenti di miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.