“Rappresentanti del Movimento sono presenti in Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo – fa presente Serraiocco – quindi da anni avrebbero dovuto e potuto esercitare prerogative che la legge consente Loro, ovvero hanno avuto e hanno tutti gli strumenti per poter verificare l’operato della Progetto Sport Srl Impianti. A tal riguardo non ci risulta che durante la precedente gestione, in cui la Progetto Sport e il Suo Amministratore dell’epoca, Luciano Di Renzo, siano mai stati attenzionati da coloro che avrebbero dovuto esercitare controllo e vigilanza e non è un caso che qualche settimana fa, proprio per quella scellerata gestione, Di Renzo ha patteggiato una pena di tre anni dovendo risarcire l’attuale gestione per le spese legali riguardanti la costituzione di parte civile”.
“I problemi causati dalla vetustà degli impianti – ribatte l’imprenditore – dipende solo ed esclusivamente dalla Regione stessa, proprietaria dell’impianto Le Naiadi, alla quale noi Società abbiamo richiesto tutte le autorizzazioni possibili per procedere con i lavori, ma ci sono state negate”.
“Rispetto alla contestazione formulata dal M5S nei confronti della Progetto Sport, tengo a precisare – prosegue Serraiocco – che l’attuale compagine societaria è subentrata da poco più di un anno e in questi 15 mesi ci siamo dovuti adoperare per risolvere i tantissimi problemi che quotidianamente ci troviamo ad affrontare a causa delle condizioni dell’impianto! Per riavere indietro i soldi investiti siamo stati costretti a fare causa – e ne abbiamo purtroppo in cantiere altre -,e a pignorare i conti della Regione”.
“Inoltre – conclude l’amministratore della Progetto Sport – la nuova compagine societaria si è accollata ‘appena’ tre milioni di euro di debiti che erano stati accumulati negli 8 anni della precedente gestione, (non facendo ricorso al Fondo riservato alle piccole aziende creato dal M5S) anni in cui non ci risulta ci sia mai stata un’azione di vigilanza di qualsiasi politico compresi gli esponenti del M5S. Il comunicato allarmista (che tra l’altro ci ha arrecato non pochi problemi essendosi diffusa la falsa notizia che l’impianto sarebbe rimasto chiuso per cui ci riserviamo ogni azione a tutela) non avrebbe avuto ragion d’essere se ci avessero contattati: avrebbero scoperto che la situazione era stata ripristinata nella stessa mattinata grazie al lavoro meticoloso e continuo dei nostri manutentori”.