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Pescara, la pesca bloccata dal Coronavirus: la marineria in ginocchio e senza rimborsi da 2 anni

Pescara. Ottenere urgentemente i pagamenti relativi ai fermi biologici per gli anni 2018 e 2019, un’anticipazione del fermo 2020 ed avere la possibilità di pescare nel prossimi mesi di agosto e settembre, nel massimo rispetto del ciclo biologico della fauna marittima.

Sono queste le richieste che l’associazione Armatori di Pescara intende avanzare al Governo nazionale, di cui il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa, intende farsi portavoce: “E’ un grande grido dall’allarme quello della categoria del settore pesca pesantemente colpito dalle disposizioni ministeriali sull’emergenza sanitaria covid-19. Quelli che dovevano essere i mesi più produttivi si sono trasformati in un blocco delle attività”.

“Sulla carta i pescherecci potrebbero uscire in mare , ma di fatto l’attività è paralizzata dall’azzeramento della domanda di pesce fresco da parte di ristoranti, mense scolastiche e mercati ittici chiusi, e dal repentino cambio delle abitudini alimentari delle famiglie – riferisce Testa – con anche il paradosso di favorire le importazioni dall’estero e la perdita di nuove quote di mercato”.

“Il presidente degli armatori pescaresi, Francesco Scordella  – prosegue il consigliere FdI – rivendica, come misura urgente per l’intera categoria, il versamento dei rimborsi dei due anni precedenti non ancora percepiti. Somme che rappresentano un diritto acquisito già contabilizzate e che vanno, dunque, solo evase.  Inoltre , o al massimo in alternativa – prosegue – la possibilità che il Governo inquadri l’attuale obbligata interruzione dell’attività come fermo biologico, con conseguente corresponsione del relativo indennizzo, ed in ogni caso che venga valutata l’opportunità di concedere lo svolgimento delle operazioni di pesca nel periodo che va normalmente dal 17  agosto al 15 settembre, quando il fermo biologico è previsto dalla legge”.

“Ritengo che si tratti di richieste più che legittime – commenta Testa –  e che si debba agire con estrema sollecitudine per garantire sin da subito aiuti concreti a tutti i lavoratori del settore ittico, un comparto importante dell’economia regionale che rischia di subire ulteriori contraccolpi con l’eventuale prolungamento del periodo di restrizioni. Oggi stesso – annuncia concludendo –  ho sottoposto la problematica  al deputato di Fdi,  Luca De Carlo, membro della commissione Ambiente e territorio,  con l’obiettivo di trovare la più celere ed adeguata soluzione”.