I consiglieri regionali Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, in conferenza stampa, hanno affermato che “ieri con un sub-emendamento sono stati fatti decadere tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, alcuni dei quali avevano il chiaro scopo di migliorare la legge”.
Il Pd proponeva nello specifico, “di istituire l’Ufficio delle fusioni, un organo che avrebbe dovuto accompagnare i tre Comuni nella difficile fase di gestazione, ma a distanza di oltre 7 mesi non è stato ancora istituto, nemmeno a seguito della riorganizzazione dei Dipartimenti, approvata in Giunta Regionale lo scorso 16 febbraio e tanto contestata dai sindacati per via della mancata concertazione”.
E ancora “di capovolgere il meccanismo premiale immaginato dalla maggioranza di centrodestra”. “L’impostazione di Sospiri infatti lascia intendere con evidenza come la Nuova Pescara venga vista come un qualcosa da evitare e rinviare”, affermano i 2 dem, “. Secondo il testo di legge approvato, se due Comuni su tre accorpano almeno tre funzioni entro settembre 2023, il premio che si configura è lo slittamento della nascita del nuovo Comune al 2027, dunque un obiettivo minimo. La nostra proposta prospettava invece la nomina di un certo numero di coordinatori, uno per ciascuno degli 11 servizi da associare, scelti dal Presidente della Regione, sentiti i Comuni, tra i dirigenti e i responsabili di servizio dei tre enti”.
Tra le altre cose, infine, il Pd chiedeva “di impiegare parte del finanziamento previsto di 150mila euro per un supporto alla redazione dello statuto, e di finanziare la legge regionale con la somma preventivata, 300mila euro, in un’unica soluzione e non in due tranche, così da arrivare il prima possibile ad associare le funzioni”
“Tutte queste proposte, illustrate sia nel corso di incontri che nelle sedute di Commissione, non sono state prese in considerazione. L’approvazione di un subemendamento che ha riscritto la legge ha fatto decadere i nostri emendamenti e anche venir meno la discussione sulle istanze avanzate dai Comuni. Col risultato di un testo ancora più confusionario che non fornisce alcuna certezza circa la nascita della Nuova Pescara al 2027”, concludono Blasioli e Paolucci, che annunciano da ora battaglia alla maggioranza nella prossima seduta di Consiglio del 28 febbraio.