I cittadini di Roseto mettono il veto sulle barriere antirumore

L’installazione di barriere antirumore ha acceso la polemica tra l’amministrazione e i comitati di quartiere del comune di Roseto che, sebbene l’idea sia buona, non concordano pienamente sul progetto.

Sul tratto ferroviario di Roseto che va dal Vomano fino al Borsacchio e si estende su un’area di circa 6 chilometri, verranno costruite delle barriere antirumore allo scopo di schermare le abitazioni dal frastuono provocato dal transito dei treni. Un’idea buona senza dubbio, ma che ha scatenato le polemiche dei cittadini a causa di alcuni dettagli su cui ci sono ancora dubbi, ad esempio l’altezza delle barriere.

treno in stazione
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Il progetto è ancora in fase embrionale, pertanto c’è ancora tutto il tempo per ridiscuterne i termini, in particolar modo ora che i vari comitati di quartiere del comune di Roseto hanno deciso di unirsi per vederci più chiaro. A fare la voce più grossa è il comitato di Roseto Centro, nella persona del presidente Fabio Celommi, il quale esprime perplessità circa l’altezza delle barriere.

Barriere antirumore a Roseto: quanto saranno alte?

L’idea di installare barriere antirumore è un “progetto condiviso”, stando alle parole della maggioranza, e altri incontri si terranno anche con la cittadinanza per rispondere a tutti i dubbi. Nella sala consiliare si è tenuto qualche giorno fa uno di questi dibattiti in cui erano presenti anche il sindaco Mario Nugnes, esponenti sia della maggioranza sia dell’opposizione e alcuni membri dei comitati di quartiere.

binari stazione ferroviaria
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Il pomo della discordia più grande sembra essere quello legato all’altezza delle barriere acustiche che potrebbe portare più svantaggi che effetti positivi. Il presidente del comitato di Roseto Centro, Fabio Celommi si è così espresso sulla questione: “Non si è parlato nello specifico di altezze, ma nel precedente progetto si parlava di barriere alte 8 metri partendo dalla linea ferroviaria e contando l’altezza della massicciata, circa 2 metri e mezzo, si arriverebbe a oltre 10 metri. Se così fosse sarebbe troppo impattante e oltre alla riduzione della luce e dell’arrivo della brezza marina chi è sul treno non vedrebbe più la nostra città”.

Inoltre, Celommi fa presente che lo stesso progetto è stato bocciato sia in Liguria sia nelle Marche, chiedendosi se non sia possibile rivedere questo progetto anche in Abruzzo. Già nel 2019, durante una risoluzione approvata in modo unanime, si chiese una sospensione del progetto presentato all’epoca per venire incontro alle richieste anche di chi ha più di un dubbio sull’effetto impattante delle barriere.

L’amministrazione ribadisce che l’obiettivo è quello di “realizzare un progetto a misura di territorio con il contributo dei cittadini e dei portatori di interesse“.

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