Il figlio di Totò Riina, Salvo, ha ricordato l’anniversario della morte del padre: spuntano like e centinaia di commenti
La nostalgia è un sentimento spesso fastidioso, ma che allo stesso tempo crea talvolta un senso di appagamento, quasi di piacere. Ragion per cui molti spesso si rinchiudono nel passato con il desiderio, in qualche modo, di tornarci e con la voglia di provare di nuovo alcune sensazioni, alcuni sapori che sono diventati passato e con il tempo sono sfumati.
Una voglia tanto forte da cancellare per un attimo gli aspetti negativi di un ricordo, di un momento, di un periodo o di una persona. E così ci affidiamo al nostro corpo, al nostro cervello alla ricerca di un qualcosa che ricordiamo ben diverso da quello che è realmente.
La nostalgia può essere un male che acceca e che spinge persone comuni ad apprezzare il ricordo di un uomo che nel mondo ha portato solo male e non c’è niente di sbagliato o di estremo nel raccontarlo.
La nostalgia o l’ignoranza, non per forza distinte, portano migliaia di persona ad apprezzare un nostalgico – per l’appunto – ricordo che Salvo Riina, figlio terzogenito del boss mafioso Totò, ha pubblicato nella giornata di ieri sul proprio profilo Facebook in occasione del settimo anniversario della sua morte, avvenuta nel carcere di Parma il 17 novembre del 2017, dov’era detenuto.
Il post di Salvo Riina e i commenti nostalgici
“Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in noi e con noi” scrive Salvo, nel ricordo del padre, usando parole che per chi ne ha conosciuto la violenza e la cattiveria suonano quasi come una minaccia. Eppure, forse non tutti ricordano.
Nel giro di meno di un giorno il post – ora rimosso dopo le polemiche – aveva già superato i 400 like, con commenti che inneggiavano alla sua figura, come: “Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia”, e ancora: “Grande uomo, non ne nascono più come lui”.
Una reazione che spinto lo stesso Comune di Corleone a rispondere con un comunicato ufficiale: “Continuano le provocazioni via social di Salvuccio Riina. ncora una volta, l’amministrazione comunale, insieme a tutto il consiglio comunale, prende nettamente le distanze da tali sortite e anche da alcuni sconcertanti commenti, apparsi sotto il post su Instagram. Il boss Totò Riina appartiene a un passato di sangue che ha macchiato il nome di Corleone in maniera quasi indelebile. Tali esternazioni però non ci intimidiscono, ma anzi non fanno altro che rafforzare il nostro impegno quotidiano, insieme ai corleonesi onesti, per costruire una nuova Corleone, una Corleone dove personaggi come Riina jr non saranno più benvenuti”.