E se è la Regione a non pagare l’IMU? Nessuno è felice di pagare le tasse, che in Italia sono davvero tante, ma quando ad accumulare un debito con il fisco è un’istituzione la cosa inizia davvero a fare scalpore.
La Regione Abruzzo è al centro di un’inchiesta in merito alla mancata riscossione dell’Imposta municipale unica (IMU) negli anni che vanno dal 2012 al 2016. L’emergere di nuovi dettagli su questa situazione ha scatenato un acceso dibattito tra le autorità locali e il Movimento 5 Stelle, che sta cercando di far luce sulla questione.
Il 21 settembre del 2021, l’Agenzia delle entrate ha notificato al Comune un debito della Regione di 535.250 euro, comprendente interessi, oneri e diritti di notifica. Questo importo rappresenta il mancato pagamento dell’IMU da parte della Regione per un periodo di cinque anni, dal 2012 al 2016. Il documento riservato, emesso dall’Ufficio tributi del Comune di Pescara, fornisce dettagli sul debito, ma non specifica a quali immobili si riferisca.
La Regione non ha pagato l’IMU?
Nel 2012, la Regione non avrebbe versato l’IMU per importi variabili che vanno da somme ingenti come 46.244 euro e cifre molto basse, ad esempio 73 euro. Sommando gli interessi, gli oneri e i diritti di notifica, il totale per quell’anno si aggira intorno a 68.197,99 euro. Gli importi dei presunti debiti crescono negli anni successivi: nel 2013, la Regione avrebbe dovuto versare 115.055,36 euro; nel 2014, 117.774,78 euro; nel 2015, 117.215,1 euro; e nel 2016, 116.964,9 euro.
Questi dati sono ancora tutti da accertare in modo inequivocabile. Le autorità del Comune di Pescara infatti stanno attualmente verificando se questi debiti siano stati già pagati dalla Regione (eventualità più che possibile) o se persistano ancora. L’assessore ai tributi, Eugenio Seccia, ha dichiarato di essere convinto che la cifra segnalata dal Movimento 5 Stelle sia “irreale” e che la mancata riscossione dell’IMU – se esiste – negli anni passati sia inferiore a quanto indicato.
Inoltre, l’amministrazione comunale ha sollevato alcune perplessità circa la divulgazione di questi dati, facendo appello al diritto alla privacy e arrivando a rivolgersi al Data Protection Officer, perché contrari alla diffusione degli stessi da parte del Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle, dal proprio canto, continua a chiedere chiarezza su questa situazione e ha avviato un esame di tutti i residui attivi nei bilanci del Comune per determinare l’entità esatta dei mancati versamenti dell’IMU negli anni precedenti. Il caso ha alzato un polverone alimentando uno scontro tra l’amministrazione comunale e il Movimento 5 Stelle, che cerca di portare alla luce i dettagli nascosti di questa vicenda che sta creando del malcontento anche nell’opinione pubblica.