Francavilla%2C+Luciani+vuole+colorare+la+torre+delle+antenne+in+contrada+Piane.+Mantini+e+D%26%238217%3BAmario%3A+%26%238216%3BPensi+ai+veri+problemi%26%238217%3B
abruzzocityrumorsit
/politica/francavilla-luciani-vuole-colorare-la-torre-delle-antenne-contrada-piane-mantini-e-damario-pensi-ai-veri-problemi.html/amp/
Politica Chieti

Francavilla, Luciani vuole colorare la torre delle antenne in contrada Piane. Mantini e D’Amario: ‘Pensi ai veri problemi’

Francavilla al Mare. Nei giorni scorsi il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, aveva esternato l’idea di colorare la torre delle antenne che si trova in contrada Piane per renderla più bella ed attrattiva.

 Così hanno commentato Alessandro Mantini (vicepresidente del Consiglio Comunale e capogruppo Centrodestra per Francavilla) e Daniele D’Amario (capogruppo Forza Italia): “Questa è follia, pura follia! Il Sindaco propone di colorare la torre della Tim (ex Telecom) installata a contrada Piane e che per tale “abbellimento” sarebbe in cerca di un artista al quale affidare la realizzazione, a spese del Comune di Francavilla. Ci fa piacere che il Sindaco abbia ricordato che a Francavilla ci sia anche contrada Piane, dimenticata dal primo cittadino nel corso dei suoi mandati. Solo in due occasioni si è ricordato di contrada Piane, la prima per cedere a terzi il Cimitero Comunale, ivi presente, e la seconda per proporre, sempre in contrada Piane, l’installazione di un forno crematorio: null’altro. Oggi vuole colorare la torre a spese dei francavillesi, come se questo fosse un problema da affrontare per il benessere della città. Ricordiamo al Sindaco che accanto alla torre vivono francavillesi che a causa della mancanza di rete fognaria hanno le fosse biologiche dietro le proprie abitazioni, in precarie condizioni igenico-sanitarie. Ricordiamo altresì al Sindaco che accanto alla torre, spesso, la rete idrica non funziona e non soddisfa le esigenze dei nostri concittadini. Ricordiamo ed evidenziamo al Sindaco che tali problematiche riguardano oltre a contrada Piane anche le altre contrade sul nostro territorio, laddove a tanti cittadini oltre alla rete fognaria manca anche il gas metano. Nel 2018, prima di pensare a colorare una torre che è di proprietà della Tim, chiediamo di voler dare pari dignità a tutti i francavillesi, soprattutto a quelli che da anni chiedono la rete fognaria e del gas metano cui allacciare le proprie abitazioni. Nelle contrade, peraltro, così come in gran parte del territorio cittadino il manto stradale è ridotto ai minimi termini e la manutenzione ordinaria non sembra essere il fiore all’occhiello di questa amministrazione. Ci auguriamo che il denaro pubblico possa essere speso in maniera più oculata dal primo cittadino e dalla sua amministrazione, e proponiamo di dare più attenzione alle esigenze primarie dei francavillesi. Vorremmo inoltre ricordare che Francavilla è tra le cittadine abruzzesi con i tributi locali più alti, non da ultimo la tassa sui rifiuti, aumentata tre giorni fa dalla maggioranza in Consiglio Comunale. Ci piace pensare e dare priorità alle famiglie in difficoltà che a nostro avviso non hanno necessità dell’abbellimento della torre”.

 Luciani ha risposto così dalla propria pagina Facebook: “ ‘Il Sindaco pensi ai problemi reali delle contrade’. Inizia così la lezione su come si amministra del Consigliere Daniele D’Amario. Peccato che lo stesso Consigliere, Assessore di punta della Giunta Angelucci per 10 anni consecutivi, abbia già dimostrato ampiamente di non poter dare alcuna lezione. Già, perchè se non fosse per noi, i dieci milioni di euro di debiti fuori bilancio causati dalle sue gestioni (10 anni, 10 milioni, chissà se è un caso) sarebbero ancora lì. Insieme al Porto inaugurato dalla sua amministrazione (non avete capito male, inaugurato, c’è un video che lo testimonia) alle scuole senza manutenzione, ai parchi gioco ridotti nel degrado e all’abbandono, per passare per una Caserma dei Carabinieri che era degna del terzo mondo, a piste ciclopedonali inesistenti, ad un Viale Nettuno uscito da un film di Dario Argento, ad una Sirena ridotta a contenitore vuoto e inattivo e oggi restituita alla cultura e alla vita all’aiuola Sant’Alfonso che oggi diventa Piazza e così via. Sono presuntuoso? Si, lo sono, non ne ho mai fatto mistero. Ma non chiedetemi di accettare “lezioni” dal Consigliere D’Amario soprattutto se intrise di demagogia e populismo. Una città ha bisogno di fogne, marciapiedi, reti gas, raccolta acque piovane, depuratori. Ne ha bisogno sempre. Non esiste città al mondo che non continui a lavorare sui servizi migliorandoli o creandoli dove non ci sono. E lo facciamo anche noi, quotidianamente. Vi informiamo del nuovo tratto di fogna in Via Martiri delle Foibe, piuttosto che dei lavori al sottopasso di Via Pola, di quelli imminenti a Pretaro per sistemare le acque bianche, del finanziamento finalmente ottenuto per il completamento del terzo depuratore… ogni giorno, 15 ore al giorno, lo facciamo con dedizione, amore e competenza. E’ sufficiente? No, non lo è, ma è il massimo che possiamo fare. Siamo partiti con molto, molto svantaggio. E sapete perchè? Proprio per quello che abbiamo ereditato dall’Amministrazione di D’Amario. Ma tutto questo significa che dobbiamo parlare ed occuparci solo di fogne e marciapiedi? Io ritengo proprio di no. Se immaginiamo una città perfetta da questo punto di vista ma morta culturalmente, pensiamo necessariamente a una città in balia della malavita, della microcriminalità, di persone in cerca di luoghi economicamente depressi. Non sono le fogne a stabilire il valore di una città ma la qualità della sua vita culturale e sociale. La cultura, il diritto alla bellezza, il turismo, la valorizzazione dei prodotti locali e delle nostre peculiarità sono importanti almeno quanto una fogna e probabilmente molto di più. E’ per questo che stiamo lavorando sulla possibile trasformazione della Torre delle antenne della TIM che rovina da 40 anni lo skyline della nostra splendida collina. Se D’Amario avesse avuto l’onore di incontrare Leonardo probabilmente gli avrebbe chiesto di imbiancare il Municipio, io di impegnarsi a dipingere la Gioconda. E’ una questione di vedute. Mi piace pensare che è per questo che avete bocciato D’Amario e scelto noi. A noi non interessa questo modo di fare, abbiamo a cuore solo la nostra Francavilla e chiediamo scusa a tutti quei cittadini che non sono ancora raggiunti dai servizi essenziali. Finché saremo qui lotteremo per loro per far sentire la loro voce presso tutti gli Enti competenti: ACA (per le fogne e l’acqua potabile); 2i Rete Gas (per il completamento della rete del metano) e per cercare fondi e finanziamenti per il miglioramento e il completamento dei marciapiedi”.