Una sentenza emanata dal Consiglio di Stato ha annullato l’esito delle elezioni comunali ad Atri che dovranno adesso essere ripetute. I motivi.
La politica è una materia complicata, più di quanto si pensi. Se è infatti vero che essere bravi a governare non è una dote che tutti i politici dimostrano di avere, è anche vero che molte delle problematiche arrivano anche prima che si arrivi a una situazione di Governo, sia che si parli di una portata nazionale che territoriale. In questo caso, a finire nell’occhio del ciclone, è il comune di Atri in provincia di Teramo.
Negli scorsi giorni infatti, una sentenza è arrivata a sconvolgere la serenità politica dell’amministrazione comunale di Atri, gettandola in una situazione dagli scarsi precedenti, estremamente rara, ma che potrebbe portare un bel po’ di rogne. Il Consiglio di Stato infatti, con una sentenza, ha di fatto annullato l’esito delle elezioni comunali che si erano svolte a maggio 2023. Vediamo i dettagli.
Il ricorso della sinistra
L’Amministrazione Comunale di Atri, in provincia di Teramo, si è svegliata con una notizia che sconvolgerà più di un animo. Secondo una sentenza emanata dal Consiglio di Stato, massimo organo giurisdizionale in materia amministrativa, le elezioni comunali tenutesi nel maggio del 2023, sarebbero da annullare. Piergiorgio Ferretti, attuale sindaco, si troverebbe a decadere dalla sua carica.
Il candidato sindaco per il Centrosinistra Alfonso Prosperi era stato sconfitto da Ferretti per soli 11 voti. Proprio Prosperi, si è inizialmente appellato al Tar, che non ha però accolto il ricorso. Questo ha spinto i legali di Prosperi ad alzare il tiro, rivolgendosi direttamente al Consiglio di Stato che negli scorsi giorni ha emanato la sentenza di annullamento delle elezioni comunali, anche se non sono state ancora rese note le cause.
Si dovrà quindi tornare alle urne e probabilmente questo potrebbe avvenire già a giugno 2024. Intanto Segretario provinciale di Teramo del partito di Azione, Alessio D’Egidio, e dei due Consiglieri comunali di Azione, Gianmarco Marcone e Gabriella Liberatore hanno rilasciato un comunicato congiunto, in cui si legge che:”La sentenza del Consiglio di Stato restituisce credibilità e dignità alla volontà popolare e al processo democratico”.
Nel comunicato si legge poi:”ci domandiamo cosa farà il centrodestra” e viene precisato che:”Leggeremo con attenzione la sentenza per capire qual è la discrimine, ma non può non essere espresso un giudizio politico su questa vicenda che vede come protagonisti in negativo gli esponenti del centrodestra e l’attuale maggioranza”.