Ortona. A Ortona, in un Consiglio comunale che si è protratto dalla mattina, inizio ore 9,30, fino alla serata inoltrata di sabato 17 febbraio, l’amministrazione Castiglione ha approvato il suo primo bilancio di previsione che giunge in anticipo rispetto alla scadenza prorogata dal Ministero dell’Interno, al 31 marzo.
La seduta consiliare si è aperta con la surroga del consigliere dimissionario Rinaldo Veri, al suo posto è stata nominata la consigliera Simonetta Schiazza, prima degli eletti della lista civica “Ortona bene comune”.
L’ordine del giorno del Consiglio è stato caratterizzato da dieci punti legati all’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2018-2020, un bilancio che secondo l’assessore al ramo Francesco Falcone, si qualifica per l’accortezza e la concretezza dei numeri. “Un bilancio che si basa sulla prudenza sia nelle previsioni delle voci di entrata che in quelle relative alle spese, che quindi è strutturato su numeri concreti che fotografano la realtà economica-finanziaria del nostro ente. Una particolare attenzione è stata posta alla situazione debitoria trovata e si è impostato un lavoro di risanamento che nei prossimi anni produrrà i suoi frutti”.
Sul versante investimenti per non gravare ulteriormente sulle rate dei mutui contratti negli anni passati che raggiungono un milione di euro, l’amministrazione ha previsto l’utilizzo di 450mila euro di mutui, per metà impegnati sul rifacimento delle strade del territorio, a partire proprio dalla periferia. Tra le altre voci più significative, centomila euro sono stati previsti per investimenti nel sistema culturale, un capitolo di 25mila euro per l’attivazione di un ufficio turistico e 120mila euro per la toponomastica.
Il bilancio non prevede aumenti di tariffe anzi per quanto riguarda la TARI è prevista una leggera riduzione “mentre un grosso sforzo – continua l’assessore al Bilancio Falcone – è stato fatto sugli oneri straordinari che si possono presentare nel corso dell’esercizio per situazioni pregresse”.
Altro punto fondamentale discusso e approvato nella seduta è stata la delibera di revoca delle tre istituzioni culturali, Teatro Tosti, Palazzo Farnese e EMO, istituite con tre delibere di Consiglio comunale nel settembre 2012. “La storia di questi tre enti – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Valentina Ciampichetti – con le dimissioni a catena dei componenti dei rispettivi cda ha messo in luce tutte le criticità di questo modello di gestione, di fatto mai attuato dalla stessa passata amministrazione. La revoca è quindi sostanziata dai fatti e da una progettualità differente che l’amministrazione Castiglione vuole proporre puntando su un sistema culturale-museale della città che intende rafforzare e migliorare l’offerta valorizzando le disponibilità sia in termini di capacità umane che risorse finanziarie”.