Alto rischio astensionismo in Abruzzo: potrebbe essere stato tutto inutile

Alle elezioni regionali, cresce il rischio astensionismo che nelle scorse elezioni aveva raggiunto un tasso del 47%. Quello che c’è da sapere sul voto in Abruzzo.

Siamo giunti alla conclusione di una delle tornate elettorali più faticose nonché più importanti. Il rinnovo della giunta regionale e del presidente di Regione in Abruzzo, potrebbe rappresentare un importante fatto politico non solo per la regione del Gran Sasso ma per gli equilibri di potere nazionali. L’Abruzzo al momento infatti, con Marco Marsilio, è l’unica regione italiana governata da Fratelli d’Italia, partito che a livello nazionale esprime il presidente del Consiglio dei Ministri.

RISCHIO ASTENSIONISMO foto Ansa
RISCHIO ASTENSIONISMO foto Ansa abruzzo.cityrumors.it

Queste elezioni arrivano inoltre, a breve distanza temporale da quelle in Sardegna, che hanno visto trionfare Alessandra Todde, sostenuta da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico anche se, il dato più rilevante è stata sicuramente la mancanza di unità del centro Destra. In Abruzzo però, prima di parlare di vittorie e sconfitte, va combattuto un dato che nel 2019 destò parecchio interesse: l’astensionismo.

I numeri delle elezioni

Le elezioni in Abruzzo sono realtà, il tempo è arrivato ed è tempo di fare due conti. I numeri di queste elezioni lasciano intravedere l’entità di questa tornata elettorale e di quanto sia decisiva non solo per le sorti dell’Abruzzo. Domenica 10 marzo si vota dalle 07.00 alle 23.00, tutto in un solo giorno. Lo spoglio delle schede inizierà già dalle 23.00 del 10 marzo. Si vota in 305 comuni.

Tutto inutile in Abruzzo
Tutto inutile in Abruzzo abruzzo.cityrumors.it

Gli aventi diritto al voto sono così divisi: 592.041 uomini e 616.235 donne, per un totale di 1.208.276 di aventi diritto su una popolazione censita di 1.275.950. Il rischio che si corre però, memori delle passate elezioni, è quello dell’astensionismo, un fenomeno che continua a colpire tutta Italia e che risulta sempre più difficile da combattere. Alle elezioni del 2019, venne raggiunto un tasso di astensionismo del 47%.

Secondo molti, sarà proprio quella grossa percentuale “silenziosa”, di non votanti, che in questa tornata potrebbe effettivamente fare la differenza. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. I consiglieri regionali candidati sono 350, su un consiglio regionale che sarà composto da 31 membri due dei quali sono
di diritto il presidente eletto e il candidato alla presidenza arrivato secondo per numero di voti.

Secondo la legge elettorale vigente in Abruzzo, è previsto un premio di maggioranza per le liste collegate al candidato presidente vincitore. Ciò da diritto a una percentuale compresa tra il 60% e il 65% dei seggi in consiglio regionale. I rimanenti posti, vanno ai partiti d’opposizione. Le soglie di sbarramento sono fissate per liste che ottengono meno del 2% dei voti validi e che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 4% dei voti. Per le liste singole, lo sbarramento è al 4%.

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