Tornata elettorale particolare in Abruzzo quella di domenica 25 e lunedì 26 maggio prossimi, dove circa 50mila elettori saranno chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali
Il prossimo weekend si tornerà alle urne in alcuni comuni della regione, in una tornata elettorale però piuttosto anomala, perchè anche se per tutti la scadenza, dopo le ultime elezioni comunali fatte nel 2020, era quella del 2025, per la maggior parte delle amministrazioni c’è stata la proroga alla primavera del prossimo anno causa lo scoppio della pandemia. Ecco perchè saranno soltanto sei i comuni interessati al voto del prossimo weekend, quelli il cui mandato è stato interrotto per altri motivi.
L’ultima volta che i cittadini abruzzesi sono stati chiamati alle urne è stata in occasioni delle elezioni regionali dello scorso anno quando, con un’affluenza di poco più del 50%, quindi tra le più basse della storia, le urne premiarono Fratelli d’Italia con il 24,1% dei voti, seguito dal Partito democratico con il 20,29%. Forza Italia è risultato essere il terzo partito (13,4%), poi Lega (7,5%) e Movimento 5 Stelle (7%).
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Weekend elettorale per alcuni comuni
Sono soltanto sei i Comuni abruzzesi, per un totale di circa 50mila elettori, che nel prossimo weekend, quello del 25 e del 26 maggio, saranno chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali. Si tratta di un numero più esiguo rispetto al solito perché le amministrazioni che sono state rinnovate in piena pandemia, nell’autunno 2020, sono state poi prorogate alla prossima primavera.
A recarsi alle urne saranno quindi soltanto i cittadini dei Comuni il cui mandato è stato interrotto prima della naturale scadenza per altri motivi. I sei comuni interessati inoltre non seguiranno tutti le stesse regole per l’elezione del primo cittadino, infatti a Sulmona, in provincia de L’Aquila e a Ortona in provincia di Chieti, se nessuno dei candidati dovesse raggiungere il 50% al primo turno è previsto un ballottaggio che si terrà domenica 8 e lunedì 9 giugno. Mentre per gli altri quattro comuni chiamati alle urne, Castilenti (Teramo), Bussi sul Tirino (Pescara), Bisegna e Carsoli (L’Aquila), la legge elettorale prevede che il candidato che prende il maggior numero di voti sarà eletto sindaco indipendentemente dalle percentuali.
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Si vota per i sindaci e i consigli comunali
Saranno anche elezioni a scartamento ridotto, ma restano comunque un bel banco di prova per tutte le forze politiche, chiamate poi a confrontarsi la prossima primavera con le città più grandi e quindi con un maggior numero di votanti da convincere. Ortona e Sulmona comunque sono due piazze abbastanza significative e reduci entrambe da tumultuose giunte che non sono riuscite a portare a termine il mandato.
Per il Comune affacciato sull’Adriatico c’è da rieleggere il consiglio comunale che nell’ultima legislatura è riuscito a rimanere in carica soltanto per due anni, prima di vedersi sfiduciato a causa delle dimissioni di nove consiglieri su 16 e al conseguente scioglimento della giunta con la nomina di un commissario straordinario. Mentre per la città simbolo del terribile terremoto del 2015 si può senz’altro affermare che le ultime due decadi sono state segnate da una costante instabilità che hanno portato soltanto due mandati su sei a concludersi regolarmente.
