L’Aquila. Su proposta dell’Assessorato alle Politiche Sociali, la Giunta comunale ha deliberato di condividere il progetto Famiglia Extra. Progetto di incontro famiglie aquilane/famiglie straniere, presentato dall’Associazione Unimondo ONLUS, compartecipando alla spesa necessaria per il progetto, nella misura massima presunta di 10.000,00 €, comprensiva di ogni onere.
Obiettivo principale del progetto è quello di creare occasioni d’incontro tra le famiglie aquilane e le famiglie straniere, attraverso il centro servizi stranieri CSS di Bazzano, sperimentando l’incontro tra la diversità e l’identità in un contesto sano e colmo di principi e valori unici per ogni categoria etnica.
Per raggiungere tali obiettivi, la proposta si articola in un quadro di azioni che prevedono: attività di laboratorio teatrale; laboratorio di danza; cineforum; sport; laboratorio di cucina aquilana e multietnica.
“ Questo progetto – ha dichiarato l’Assessore Emanuela Di Giovambattista – si inserisce nel contesto dell’inclusione sociale, mirando a promuovere e sostenere l’autonomia individuale, sociale ed economica del cittadino straniero ed attivando la partecipazione dello stesso, per rimuovere situazioni di bisogno, di rischio e di emarginazione.
Un progetto pensato attraverso un processo di apertura culturale per le diverse comunità straniere presenti sul territorio, al fine di favorire la comunicazione, la conoscenza, la mutua comprensione per superare stereotipi, xenofobia, frustrazioni e complessi di vario tipo che generano rifiuto del diverso e razzismo. Tutti aspetti che l’Amministrazione comunale intende affrontare per rimuovere situazioni di bisogno, di rischio e di emarginazione.”
Nel dettaglio, le articolazioni del progetto prevedono che: con il laboratorio di danza le famiglie prendano parte all’organizzazione di spettacoli di danza, nelle specialità di balli indiani, arabi, latino – americano, danza moderna ed hip-hop; con il cineforum vengano trasmessi filmati sulle tematiche dell’identità e della diversità, cui seguirà un dibattito; che con l’organizzazione di partite di calcio due volte al mese e di lezioni di scacchi due domeniche al mese, si possa incentivare, grazie allo sport, l’incontro ed il senso di amicizia e di solidarietà tra diverse appartenenze etniche; che con il laboratorio di cucina aquilana e multietnica, le famiglie italiane e straniere possano condividere un’esperienza emozionante e creativa, facendo in modo che la cultura culinaria funga da strumento di mediazione fra etnie diverse.