Pescara. La protesta contro la filovia sulla strada parco non si placa e ha preso, come bersaglio principale degli ultimi mesi, il sindaco Masci, accusato di portare avanti un progetto ritenuto fallimentare.
L’ultima manifestazione di dissenso pubblico è andata in scena sabato, nel corteo che ha attraversato viale Marconi per portare la protesta davanti al Municipio (in foto).
Il primo cittadino, pur difendendo la sua scelta di “spingere fino in fondo per garantire a Pescara un sistema di trasporto pubblico efficiente con autobus elettrici da città civile”, ricorda però agli oppositori che a firmare la delibera dell’8 aprile 2019 per l’approvazione del progetto definitivo/esecutivo dei lavori che la TUA sta realizzando sulla strada parco, fu l’allora giunta di centrosinistra guidata da Marco Alessandrini.
Per una volta, a dar manforte anziché “legnate” a Masci, si espone anche il comitato Strada Parco Bene Comune, con i rappresentanti Maurizio Biondi e Ivano Angiolelli: “Sostenitori indefessi del passaggio del filobus su viale Marconi”, scrivono in una nota, “nel corteo di sabato scorso i consiglieri superstiti del Partito democratico hanno sfilato, con non poca faccia tosta, al fianco dei commercianti vittime predestinate del progetto che lo stesso Pd ha preordinato su quel percorso con la doppia corsia riservata a Filò l’Antitraffico. Che segnerà la fine del commercio di prossimità, a vantaggio esclusivo dei centri commerciali e delle vendite on line, sostenute a spada tratta in ogni occasione dal primo cittadino di Pescara”.