A sollevare la polemica è il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, che aggiunge: “Il Presidente Zaffiri lo scorso 6 luglio ringraziava la Regione per lo stanziamento di 666mila euro ma le ricerche che ho condotto in Regione su un impegno in tal senso e quelle portate avanti in Provincia dal Consigliere Gianni Chiacchia non avevano sortito alcun esito”.
“Questa mattina in Commissione il centrodestra, con estremo ritardo, si è presentato con un emendamento per stanziare questi fondi”, riferisce il consigliere Pd, “Emendamento non solo tardivo e che dimostra che prima non era stato predisposto niente, smentendo ancora una volta la comunicazione del Presidente Zaffiri, ma che attinge i fondi necessari da stanziamenti non ancora accertati ed effettivi, motivo che tiene in stallo da due mesi la Commissione anche su altri progetti di legge. Va precisato anche che lo stanziamento dei fondi regionali, oltre ad essere necessario per la sottoscrizione dei contratti di affitto con i soggetti che hanno partecipato all’avviso pubblico della Provincia di Pescara, avviso che quindi è stato emesso senza alcuna copertura economica, dovrà servire anche alla messa a norma dei nuovi immobili, da allestire e verificare per un loro utilizzo idoneo, pieno e in sicurezza e questi ritardi ed errori richiederanno ulteriore tempo per entrambe le destinazioni”.
“Tuttavia, al momento si è persa un’altra occasione, perché l’emendamento non è stato ammesso, per assenza di copertura finanziaria, come denunciato dalle opposizioni. Ci auguriamo che questo ritardo e queste incapacità possano essere colmate già nella prossima seduta, per contribuire positivamente alla corsa contro il tempo che attende il trasferimento del Marconi, su cui abbiamo avanzato anche una diversa soluzione che chiediamo possa essere presa quantomeno in considerazione”, prosegue Blasioli, “La situazione è ancora in altissimo mare, tenendo conto che qualsiasi immobile individuato richiederà un minimo di lavori di adeguamento degli ambienti da adibire alle attività scolastiche e quindi occorreranno almeno un paio di mesi prima che studenti, docenti e personale possano disporre di sedi provvisorie pienamente fruibili”.
“Un Liceo senza sede, neppure provvisoria, è un’emergenza di servizio pubblico essenziale e nel caso del Liceo Marconi parliamo di una comunità scolastica composta da 1400 studenti e 200 unità di personale tra docenti, amministrativi e collaboratori scolastici”, conclude.