Pescara. “Il comune di Pescara e’ nell’ impossibilita’ di pagare tutte le opere pubbliche che l’amministrazione precedente, guidata da Luigi Albore Mascia, ha cantierato inopinatamente negli ultimi anni, molte delle quali dal sapore elettorale”. L’annuncio e’ arrivato stamani dal sindaco Marco Alessandrini e dal vice sindaco Enzo Del Vecchio, assessore ai Lavori pubblici, i quali hanno spiegato nel dettaglio la situazione in cui si trova l’amministrazione e hanno annunciato di aver gia’ parlato di questa problematiche con le imprese.
I dati numerici sono questi: il limite fissato dal patto di stabilita’ per il 2014 e’ pari a 13 milioni di euro, fino all’8 agosto sono stati pagati 12 milioni 204 mila euro per cui c’e’ una disponibilita’ residua di poco piu’ di 795 mila euro, mentre ci sono atti fermi in ragioneria per circa 6 milioni di euro e stati di avanzamento lavori in maturazione entro il 31 dicembre per venti milioni di euro. Tutto cio’ accade per la “irresponsabile gestione fatta dall’amministrazione Mascia” e la situazione dei conti dell’ente “rischia di compromettere le normali lavorazioni di cantieri in corso, con possibili sospensioni degli stessi”.
“Ma questo non vuol dire”, hanno fatto notare Alessandrini e Del Vecchio, “che si vogliano distruggere o bloccare gli interventi messi in atto dalla giunta precedente. La politica non e’ un pranzo di gala – ha commentato Alessandrini – per cui e’ normale che ci sia una certa dialettica tra una parte e l’altra. Da parte nostra, ha aggiunto, non c’e’ la volonta’ iconoclasta di distruggere i simboli e le bellezze messe in campo dall’amministrazione Mascia, ma dobbiamo pagare il conto di un pranzo cui non abbiamo partecipato”. “Siamo stati accusati – ha specificato Del Vecchio – di aver chiuso dei cantieri. Invece ci sono state solo delle sospensioni e non per nostra volonta’ ma solo per le difficolta’ a pagare i saldi. Ora sono tutti operanti e siamo riusciti a fare un’opera di mediazione con le imprese, avviando un rapporto di correttezza e responsabilita’, ma non possiamo assolvere a tutte le spettanze e la liquidazione avverra’ in piu’ soluzioni, diluite nel tempo. Non siamo ne’ Attila, ne’ Unni, ne’ sconsiderati, ma ci troviamo a gestire una situazione gravissima e stiamo cercando delle soluzioni, ad esempio per avere un aumento dei tetti dalla Regione e dei rientri di fondi e stiamo lavorando con gli istituti di credito”.
Peraltro quanto sta avvenendo era stato gia’ paventato a novembre 2013 in una lettera inviata agli amministratori di allora dai consiglieri del Pd Del Vecchio, D’Angelo e Fusilli, con un richiamo al s”enso di responsabilitaà”.