Pescara. In una interrogazione a risposta scritta il parlamentare di Sel Gianni Melilla ha chiesto al ministro delle Infrastrutture e Trasporti “quali siano le effettive intenzioni del Governo rispetto allo scalo di Pescara che rischia di essere seriamente ridimensionato”. “A distanza di mesi – si legge nell’interrogazione – la situazione dell’Aeroporto D’Abruzzo e’ drammaticamente peggiorata: allo stato attuale le risorse per la normale operativita’ dell’aeroporto sono terminate e si teme per le prossime settimane il blocco delle attivita’”.
Il deputato abruzzese fa presente al ministro che tutto questo accade “a causa dell’impugnativa, da parte del Governo Letta, della legge che avrebbe dovuto finanziare per 5,5 milioni di euro il piano marketing 2013, e delle diverse leggi che si sono succedute senza seguito. I sindacati sottolineano come ci sia il rischio, dopo il caso di Airone Technic e di altre realta’, che l’intero comparto aeroportuale abruzzese entri in crisi, con effetti negativi sulla intera economia abruzzese. L’ impatto occupazionale complessivo dello scalo aereoportuale di Pescara e’ di oltre 1.500 unita’ e la ricaduta in termini economici sul territorio e’ di circa 110 milioni di euro, senza contare – si legge infine nel documento di Melilla – le altre esternalita’ positive prodotte”.