Dopo la sconfitta di cinque anni fa, Alessandrini batte pesantemente Mascia: 66,3% contro 33,7%. Per poche centinaia di voti non si è concretizzato un pieno doppiaggio: 29.699 i voti del sindaco eletto contro i 15.072 di quello uscente.
E’ finita 45 minuti dopo le 23 l’ansia nel comitato elettorale di via Firenze, dove a palesare la vittoria, con lo scrutinio di un’ottantina di sezioni sulle 170 totali, ha fatto la sua comparsa il neo Governatore Luciano D’Alfonso.
Pochi minuti dopo, quando il 66% era ormai una certezza, è arrivato anche il nuovo sindaco. Ad accogliere Marco Alessandrini, oltre ad una nutrita folla festante, molti dei candidati in forza alle liste del centrosinistra e i “pezzi grossi” del Pd locale: i parlamentari D’Incecco e Castricone, la segretaria provinciale Ciafardini e i consiglieri comunali D’Angelo, Del Vecchio e Di Pietrantonio.
Dopo le prime interviste a caldo e i brindisi di rito, passata da poco la mezzanotte un corteo ha scortato, quasi sospinto, Alessandrini verso Palazzo di Città: a scortare il vincitore del ballottaggio, a piedi lungo le strade del centro di Pescara, ancora D’Alfonso, che non mollerà il nuovo sindaco fino alla fine della nottata.
In Piazza Italia un’altra ala di folla si è unita al corteo marciante per accogliere Alessandrini nel “Comune liberato”: scroscianti gli applausi all’ingresso nella sala del Consiglio comunale.
A rendere l’onore della vittoria ad Alessandrini si è presentato anche lo sconfitto, il sindaco uscente Luigi Albore Mascia: i due si sono stretti la mano lungo le scale del Municipio, ma è chiaramente scottante la reazione del nuovo capo dell’opposizione.
“Felice di avere accanto a me l’ex sindaco di Pescara”, Alessandrini ha concluso l’entrata trionfale a Palazzo di Città rivolgendo a D’Alfonso un pensiero alla “cognizione del dolore”, e parafrasando un libro di Carlo Emilio Gadda ha commentato infine: “Abbiamo attraversato momendo difficili però abbiamo tenuto botta, mi sarebbe piaciuto essere qui qualche anno fà ma c’è più gusto quando le cose te le sudi centimetro dopo centimetro”
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