Schiavi d’Abruzzo. “Cosa ci fanno le bandiere di ditte private, che lucrano con l’eolico stuprando le nostre montagne, all’interno del monumento ai caduti? Siamo arrivati addirittura al vilipendio. E’ un luogo di rispetto, non uno spazio pubblicitario”.
La domanda arriva dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Luca Ninni. E così alla vigilia della Festa del vento, organizzata a Schiavi di Abruzzo dalle ditte Floew e dal colosso Enercon, a volare sono solo le polemiche.
“Nei giorni scorsi, in paese, i dipendenti comunali, in orario di servizio e utilizzando mezzi di proprietà dell’ente, hanno tappezzato le strade con bandierine della cosiddetta Festa del vento. – continua polemico il consigliere Ninni – Chiedo perché si debbano usare uomini e mezzi comunali per una festa organizzata da privati. Non accuso i dipendenti, ovviamente, che hanno solo eseguito degli ordini, ma chi ha impartito loro quelle direttive. E come se non fosse già grave quanto accaduto, oggi vedo che anche il monumento ai caduti è stato vilipeso con l’affissione al suo interno di bandierine della Festa del vento. Siamo alla follia. Dentro il monumento ai caduti dovrebbero esserci solo le bandiere delle istituzioni, Europa, Regione, Provincia e Comune, non certo gli stracci delle ditte private. E’ un luogo di rispetto, non uno spazio pubblicitario. E anche sulla facciata del Municipio hanno tolto la bandiera dell’Europa per fare spazio a quelle dei signori del vento”.
E intanto domani molte scuole di Abruzzo e Molise parteciperanno alla Festa del vento, almeno secondo le previsioni degli organizzatori. Un evento di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili che non piace a molti, proprio per il coinvolgimento delle scuole.
“Non capisco perché nell’Alto Vastese si debbano continuare a concedere spazi ai signori del vento. – continua il consigliere Ninni – E domani addirittura si coinvolgeranno anche le scuole in una festa che altro non è che un tentativo di inquinare e influenzare le coscienze dei più piccoli. La nostra regione, secondo i dati del Gestore Servizi Energetici, società pubblica controllata dal Ministero dell’economia, aggiornati al 2012, è tra le regioni in Italia che supera la quota richiesta come energia prodotta da energie rinnovabili secondo lo schema del Burden Sharing e il PAN- Piano di Azione Nazionale? direttiva 2009/28/CE. Tale quota mediamente in Italia tocca la soglia del 23%, e in Abruzzo arriva al 33%. Notizie riportate anche dalla stampa. Le spiegheranno queste cose, domani, ai bambini? Dubito”.