Pescara. Dopo l’annuncio di Testa per la “corsa solitaria”, si spacca il centrodestra pescarese sul nodo indissolto delle primarie per la candidatura a sindaco. Tutti contro il Ncd: “Primarie il 30 marzo”. E sulla strada per il Municipio appare Carlo Masci.
Si spacca il centro destra pescarese sulle primarie per la scelta del candidato sindaco alle prossime comunali. Nei mesi scorsi il Nuovo centrodestra le ha chieste più volte al resto della coalizione senza, però, mai vedere accolta l’istanza, scontrandosi con la ferma richiesta di Forza Italia per la candidatura del sindaco uscente Luigi Albore Mascia. Così, ieri, l’annuncio della senatrice Federica Chiavaroli: “Niente primarie, il nostro candidato è Guerino Testa”.
Oggi, dunque, la reazione del resto della coalizione alla candidatura del presidente della Provincia di Pescara: un tavolo che ha visto riuniti Fratelli d’Italia, Pescara futura e Udc, ora si favorevoli alle primarie, fino a richiedere al coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, di presentare a Roma una istanza, a nome di tutti, per convocarle il prossimo 30 marzo.
Ovviamente il Nuovo centrodestra non ci sta, ritenendo che al momento le primarie non siano fattibili, che sia troppo tardi per organizzarle in vista del voto. Ma nel corso della riunione odierna è risbucato, dopo alcuni giorni di ufficiosità, il nome di Carlo Masci, leader di Pescara Futura e consigliere regionale al Bilancio, pronto a candidarsi alle primarie pescaresi dopo aver già tentato più volte in passato la corsa a Palazzo di Città. Comunque ottimista appare Pagano in vista dell’incontro che terrà la prossima settimana nella Capitale, con i vertici del suo partito: “Questa mattina”, ha detto il presidente del consiglio regionale, “sono stato oggetto di una richiesta che lunedì o martedì estenderò a Roma, al mio partito. Pur sapendo che Forza Italia non reputa le primarie un metodo di selezione utile e che abbiamo un sindaco uscente che vogliamo ricandidare, ci chiedono di accettare la richiesta di affrontare le primarie per evitare”, conclude, “eventuali spaccature che potrebbero portare a più di un candidato del centrodestra alle elezioni comunali di Pescara”