Borse lavoro del centro di salute mentale, Di Giuseppantonio scrive a Chiodi e Zavattaro

Chieti. “Confido che si possa valutare la possibilità di prorogare il percorso riabilitativo previsto dal progetto Armonia, la comunicazione sulla sua conclusione è difficile da accogliere a cuor leggero”.

Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, scrive al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, sulla conclusione del progetto riabilitativo Armonia, fissata al 31 dicembre scorso, finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo di pazienti con disturbi mentali mediante l’assegnazione di borse lavoro che li ha visti impegnati in diversi Enti del territorio. In Provincia di Chieti erano cinque le persone che collaboravano con i funzionari.

“Coloro che nella comunicazione vengono indicati come “utenti” – prosegue il presidente Di Giuseppantonio – hanno rappresentato per tutti gli Enti una vera risorsa, lo hanno dimostrato con sincero attaccamento al lavoro svolto con uno spirito di collaborazione davvero raro e tanto più prezioso, riuscendo a integrarsi sul piano umano e professionale e a sostenere le incombenze che di fatto hanno sgravato il personale delle strutture. Con riferimento alla Provincia di Chieti tutti, a partire dal dirigente del Settore, lo possono ampiamente confermare. Posso dire che anch’io avevo un instaurato un bel rapporto con coloro che nell’ambito delle proprie mansioni frequentavano la Presidenza”.

“In questi giorni – rimarca il presidente Di Giuseppantonio – sono in stretto contatto con le famiglie dei pazienti, le quali temono che la conclusione del progetto possa anzitutto vanificare se non addirittura annullare i concreti progressi fatti fino ad ora, e poi precludere nuove opportunità di miglioramento. In cuor mio credo che certi percorsi non dovrebbero essere interrotti come a tagliare inutili appendici. Le sicurezze di questi pazienti si consolidano con la continuità e i progressi inattesi meritano di essere salvaguardati. Ecco perché chiedo, anche a nome delle famiglie e degli amministratori e funzionari degli Enti coinvolti, che si consideri la possibilità di proseguire questo percorso in queste strutture. In ultima analisi – conclude il presidente Di Giuseppantonio – mi auguro che queste persone possano avere comunque l’opportunità di far parte del progetto Armonia e possano sentirsi parte integrante del sistema sociale, per confermare i grandi progressi finora fatti”.

Impostazioni privacy