Chieti. “Duole constatare che la politica proprio non vuole ascoltare. Chieti 5 Stelle non ha mai auspicato una copertura del 100% dell’area cittadina né, tantomeno, delle abitazioni private (anche se non ne scorgeremmo pregiudizi per i cittadini), ma solo della direttrice centralissima che si estende dalla Villa Comunale a piazza San Giustino, nel Campus universitario, in piazzale Marconi”.
Così in una nota Sara Marcozzi, portavoce MeetUp Amici di Beppe Grillo Chieti, che aggiunge: “Quello che si sperava era una implementazione del servizio Wi-fi in favore soprattutto dei turisti (leggi Qr Code, Audio guide, elenco degli esercizi commerciali ecc.), a servizio dei negozianti (quei pochi stoici superstiti) e, infine, dei passanti, rilevando come con pochi Euro tutto ciò fosse possibile, sia possibile. Dal momento che il servizio wi-fi, allo stato, è assai scarso ci chiediamo quanto sia costato fino ad ora, dal momento che apprendiamo, sfogliando la rassegna stampa del 25 luglio 2013, e dalle dichiarazioni rilasciate il giorno dell’inaugurazione del servizio wi-fi che ‘Chieti è connessa: attivo il Wi-Fi in centro e a piazzale Marconi. Il costo complessivo del progetto Wi-Fi è di 40.604,82 euro, (…) il canone annuo di gestione è di 1.800 euro’. Ci chiediamo inoltre, visto che la copertura finanziaria pare esserci, poiché ‘Nell’ottica di una razionalizzare delle spese telefoniche all’interno degli uffici comunali, spiegava il Sindaco il 25 luglio 2013, nel 2011 è iniziato un processo di ristrutturazione interna della rete fonia/dati che ha portato la cessazione di collegamenti non più necessari e all’attivazione di nuove linee, con un conseguente risparmio per l’Ente di 57.311,24 euro’, ci chiediamo, appunto, quando la rete wi-fi originariamente prevista sarà ultimata. Quanto alla rete Adsl, si è detto che in alcune zone della città non risulta esserci neanche la copertura della linea a banda larga a pagamento (via Salomone, Colle Marcone, San Salvatore, San Martino e Brecciarola). Le osservazioni svolte da Chieti 5 Stelle non costituiscono propaganda, sono tecniche, competenti ed edotte dei costi dei servizi. Per tale ragione si torna ad offrire al Comune un contributo di conoscenze tecniche per un oculato impiego dei fondi a disposizione e un’efficiente rete di servizi. Purtroppo constatiamo come di propagandistico sia rimasto solo il vecchio metodo politico di non portare avanti progetti: annunci sensazionali pur nella consapevolezza di promuovere un servizio pressocchè inesistente”.