“Sarebbe stata l’ennesima beffa per i cittadini” commenta Rosini. “La nostra amministrazione e i nostri uffici hanno monitorato le molteplici e confuse novità legislative in tempo reale, riuscendo ad evitare tempestivamente questa sciagura”.
“È un peccato” ha aggiunto il sindaco Luciano Di Lorito “non aver potuto condividere con gli unici due consiglieri di opposizione rimasti in consiglio l’approvazione di questo importante emendamento, votato assieme all’assestamento di bilancio”.
Al momento della votazione per l’approvazione del bilancio preventivo, tra i banchi dell’opposizione c’erano infatti solo due consiglieri: Marina Febo (Pdl) e Spatola Mayo (Movimento 5 Stelle). Entrambi hanno espresso parere contrario e hanno poi lasciato l’aula prima della fine della seduta, senza votare per l’assestamento di bilancio.
Nel corso del consiglio comunale è stato, dunque, approvato anche il bilancio preventivo per l’esercizio 2013 e il relativo assestamento. Compatta la maggioranza, che ha votato a favore di un rendiconto, presentato a novembre a causa dell’instabilità politica del Governo centrale.
“L’incertezza della normativa nazionale” ha spiegato Rosini “ha costretto quasi tutti gli Enti locali ad approvare i rispettivi bilanci di previsione poco prima dell’ultimo giorno utile, determinando, loro malgrado, un sostanziale freno al lavoro degli uffici che, in assenza di questo fondamentale strumento di programmazione, devono esclusivamente limitarsi alla cosiddetta ordinaria amministrazione, senza poter avviare nuovi percorsi”.
In sostanza, le linee guida della Giunta per la predisposizione del bilancio sono state il mantenimento delle aliquote dei servizi e delle tasse e imposte a carico dei cittadini, con una variazione dell’aliquota Imu relativa alle unità immobiliari produttive (9,60 per mille, un punto in meno rispetto al 2012); un’attenzione particolare nei confronti del sociale, la cui spesa ha un’incidenza del 10% sul bilancio, con un incremento degli interventi di assistenza; la verifica della possibilità di una riduzione della tassa a carico dei cittadini per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti grazie all’approvazione del regolamento sulla Tares, tra le ultime novità introdotte dal Governo.
“L’evolversi della normativa nazionale” ha detto ancora il primo cittadino “ha prodotto una progressiva incertezza anche su questo punto, ma per rispondere alle esigenze dei cittadini abbiamo varato un regolamento per l’applicazione di questa nuova tassa, composta da una parte fissa e da parte una variabile. Il servizio di raccolta porta a porta, esteso su tutto il territorio di Spoltore solo dal primo marzo 2013, sta portando i risultati sperati con il superamento dei limiti previsti dalla normativa europea. Siamo al 74% di raccolta differenziata e miriamo a diventare un esempio per altri comuni della Regione. Pertanto, nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal Governo Centrale, abbiamo predisposto delle riduzioni e delle agevolazioni per le utenze domestiche e non domestiche”.
L’aliquota base della maggiorazione è stabilita in 0,30 euro per metro quadrato di superficie tassabile spettante allo Stato. La tariffa si applica in misura ridotta del 15% (nella quota fissa e in quella variabile) alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni: abitazioni con occupante unico; abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o per un periodo di tempo limitato; abitazioni occupate da soggetti che risiedono o hanno dimora all’estero per più di sei mesi all’anno; fabbricati ad uso abitativo. Per gli utenti che risiedono nelle ‘zone vaste’ del territorio (lontano dal centro urbano, in campagna), in cui si effettua il compostaggio domestico è prevista una riduzione del 30% della quota variabile della tariffa con effetto dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di presentazione dell’apposita richiesta. Il 15% di riduzione è previsto, nella sola quota variabile, per le abitazioni con disabili e in cui i componenti del nucleo non risultino proprietari di altri immobili, il cui reddito Isee non superi i 10 mila euro e le abitazioni di nuclei familiari con componenti disoccupati o inoccupati, in cassa integrazione o in mobilità e il cui reddito Isee non superi i 7.500,00 euro.
La riduzione del 20% sulla quota variabile si applica alle utenze non domestiche non stabilmente attive e alle utenze che effettuano il recupero di rifiuti speciali non pericolosi.
La seduta consiliare di ieri si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Sardegna, alle quali il Presidente del Consiglio Lucio Matricciani ha proposto di devolvere in beneficenza il gettone di presenza della giornata.