Così in una nota il capogruppo di Scelta Civica in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Giardinelli, che presenta un ordine del giorno sui problemi di vivibilità di via Toppi evidenziati dai residenti
“Ritengo – prosegue Giardinelli – che sia bello avere un punto di aggregazione giovanile, come si è pensato di fare in via Toppi, attraverso l’apertura di pub e bar, e se fosse un punto di aggregazione e di riferimento ove non si oltrepassi la misura della buona educazione e del vivere civile, certamente nessuno avrebbe avuto da ridire o da contestare… ma purtroppo allo stesso tempo sappiamo che tra coloro che frequentano questi locali ci sono persone che si ubriacano, che urinano per strada, che vomitano nei vicoli, che schiamazzano fino alle prime ore del mattino e che per tali motivi rendono invivibile un quartiere, dove ci sono residenti che hanno il diritto della quiete pubblica, dell’igiene e del decoro ambientale. In un’assemblea alla quale ho partecipato giovedì scorso, tra le tante lamentele dei residenti che parlavano di urina per strada e vomito nei vicoli, un signore mi ha detto: ‘io faccio il camionista…parto alle sette di mattina e torno alle otto di sera…. come posso guidare il camion se non riesco a dormire la notte per i vari schiamazzi notturni???’. Sono contento che la presentazione dell’ordine del giorno abbia sollevato una discussione ed un confronto su un problema della nostra città, perché in questo modo c’è l’opportunità di evidenziare il problema, discuterne e trovare le soluzioni più opportune; L’ordine del giorno propone delle soluzioni che sono frutto anche dei pensieri dei residenti, ma non è detto che non se ne possano proporre delle altre, magari potrebbero essere proposte proprio da coloro che frequentano questi pub, e poi discusse in Consiglio Comunale, dove è possibile emendare l’ordine del giorno promuovendo nuove soluzioni; l’Importante è che ognuno rispetti la libertà dell’altro, e che ognuno si preoccupi che tutti rispettino a libertà degli altri. Certo che dobbiamo far crescere la nostra città ma nel vivere civile e nel rispetto reciproco”.