Cos’ in una nota Maurizio Acerbo, consigliere regionale Prc Abruzzo e Amanda De Menna segreteria regionale Prc Abruzzo, che agiungono: “E’ davvero incredbile che si finanzi con denaro pubblico la cementificazione della costa mentre mancano le risorse pubbliche per salvaguardare e proteggere l’ex tracciato ferroviario dall’erosione costiera. Una schizofrenia che la dice lunga sull’incompetenza del ceto politico che governa la Provincia di Chieti e la Regione Abruzzo. Illumina e rende anche chiaro il perchè di tante opposizioni alla perimetrazione del Parco della Costa Teatina. Già la scelta di autorizzare il resort appare discutibilissima, ma che debba essere persino finanziato con denaro pubblico è un’offesa a migliaia di piccole imprese che rischiano di chiudere senza che nessuno si preoccupi di sostenerle. La realizzazione di un resort contrasta con tutti i più avanzati modelli di sviluppo locale e di valorizzazione turistico-naturalistica del territorio, che puntano sul recupero del patrimonio edilizio esistente, anche in funzione ricettiva, e dei centri abitati con la loro storia e tradizione. Da quello che ci risulta nel recente incontro tenuto a Rocca San Giovanni dal Pd sul Parco della Costa Teatina, il sottosegetario Giovanni Legnini avrebbe espresso la sua contrarietà al progetto del resort; se così è occorre fermare l’iter del finanziamento che tra l’altro appare incongruo rispetto agli obiettivi di “sviluppo nazionale”: una cosa è finaziare l’innovazione delle nostre industrie per renderle più competitive altra cosa finanziare l’aggressione ad un territorio. Sappiamo che i consiglieri regionali di centrodestra puntano su questa operazione speculativa per promettere un po’ di assunzioni in campagna elettorale, ma li invitiamo ad una pausa di riflessione. Dovrebbero convenire che la quota di fondi Fas con cui la Regione cofinanzia questo bando del MInistero per lo Sviluppo Economico dovrebbe essere indirizzata verso iniziative industriali o infrastrutturali, non certo ad operazioni di valorizzazione immobiliare; non si capisce come possa il Ministero, probabilmente anche grazie alla sposorizzazione dei politici abruzzesi, aver inserito un resort. E’ lampante, come questo strascico del Governo Berlusconi dimostra, che il centrodestra è incapace di concepire un modello di sviluppo adeguato al futuro Parco della Costa Teatina. Non sarebbe mille volte meglio usare il denaro pubblico per finanziare il recupero degli edifici rurali e di quelli storici e fare dell’intera area del Parco della Costa Teatina un grande albergo diffuso? Sulla vicenda presenteremo un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere all’assesore Alfredo Castiglione di ritirare il cofinanziamento regionale o che si intervenga sul Governo per escludere il resort dal finanziamento nazionale”.