“Il risultato – prosegue Di Renzo – è che dimostra in modo chiaro, perfino imbarazzante, il suo opportunismo politico, lo stesso che gli ha permesso di candidarsi sindaco con il Pd dopo essere stato rifiutato dal Pdl, nonostante ne fosse tesserato. Alcuni di noi erano presenti alla Leopolda, a Firenze, quando Matteo Renzi lanciava la sfida del rinnovamento, presenziavano ed organizzavano a Francavilla al Mare comitati e banchetti pro Renzi. Dov’era Antonio Luciani all’epoca? A fare campagna elettorale per Bersani alle primarie del 2012, contribuendo nella nostra città’ in modo decisivo e per una manciata di voti alla sconfitta del sindaco di Firenze al quale oggi dichiara di ispirarsi, a chiacchiere. Dichiara senza pudore che i Democratici per Francavilla si astengono in continuazione sulle proposte di delibere, quando invece siamo il primo gruppo consigliare per numero di mozioni, ordini del giorno, interrogazioni presentate, circa 50 in un anno, ci smentisca se può. A fargli compagnia in queste deliranti dichiarazioni, degne del miglior attore d’avanspettacolo, vi è il segretario del Pd cittadino Viani, il quale parla di coerenza, trascurando la propria, sulle quelle questioni che hanno visto il Pd falcidiato dal dispotismo di Luciani. Dov’era Viani quando il Pd perdeva la sua rappresentanza in consiglio? Saremo felici di votare la delibera sulle unioni civili come ci aspettiamo un voto favorevole sulla mozione da noi presentata relativa ai comuni virtuosi”.
Questa è la risposta del capogruppo di Francavilla Liberal, Francesco Todisco: “Non riesco a capire perchè il sindaco interviene con toni da primo della classe e politicamente inappropriati nelle scelte dei suoi consiglieri comunali e oggi si fa’ arbitro e censore in una coalizione di centro sinistra ‘sulla questione Renzi’ invece di occuparsi e curare il dialogo con le forze politiche della sua maggioranza. Infatti se si guardasse intorno, piuttosto che dare sempre risposte…. dovrebbe farsi delle domande. Questo potrebbe essere un bel gesto”.
“I toni autoritari i post minacciosi il suo giudicare da ‘Grillo mania’ frutto di una comunicazione sbagliata provocano profondi sentimenti di repulsione politica per un Sindaco del ‘rinnovato premio attila’ – dice il consigliere Alfonso Lorenzo Pirozzi del gruppo Francavilla Liberal – se a suo dire ci dobbiamo rottamare come inutili consiglieri per non aver prodotto mai niente o non aver mai parlato, devo dire che il contagio purtroppo e forse merito del suo ‘prepotente apparire’ molto diffuso nella sua maggioranza e l’ultimo acquisto ne è una conferma. Mi ricordo però di aver sempre votato nel silenzio, da lei, in quel momento molto apprezzato, le numerose priorità e avallato molte scelte importanti per la città, per far dire a lei stiamo realizzando (sic). Per quanto riguarda “lo spessore politico” di una cosa non mi pento di non essermi mai rimangiato la parola di fronte agli elettori dopo che lei ha calpestato il patto elettorale con il Pd, vogliamo dire anche questo a Renzi? Visto che lei lo ha invitato al consiglio comunale. Ma una ritrovata identità e un nuovo progetto mi darà anche la parola e il discernimento nel voto e non sarà un suo miracolo”.