Così il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, sulla posizione dei quattro consigieri Di Renzo, Todisco, La Barba e Pirozzi, che hanno aderito al progetto di Matteo Renzi.
“Renzi – prosegue Luciani – questo vuole dalla politica e da Letta, azioni prorompenti e non l’aspirina delle discussioni continue e delle mediazioni infinite. La coerenza di Renzi si è dimostrata nel suo mettersi in gioco e misurarsi e, dopo aver perso le primarie, nel rimanere al fianco di Bersani e non chiedere nulla pur ribadendo l’appartenenza al centrosinistra. La vita politica dei quattro consiglieri non mi sembra sia ispirata alla coerenza politica ma forse alla sopravvivenza politica. Quando parliamo di mandato degli elettori parliamo di consensi, dai cento voti in giù per i ‘Direnziani’ tranne che per i consiglieri Di Renzo e Todisco, un po’ pochini per tenere ferma una città, o parliamo delle cose da fare che dipendono, tra l’altro, dalle condizioni di bilancio e da infinite variabili ed emergenze nelle quali ci districhiamo ogni giorno. Per questo dovrebbero essere loro a cominciare a dare un senso al loro mandato elettorale e raccontare alla città di cosa si stanno occupando a parte astenersi o esibirsi in Consiglio comunale. Il senso dell’amministrazione da me guidata risiede nelle cose fatte. Ricordo loro che Renzi è un leader del Partito Democratico ed uno dei migliori sindaci d’Italia; la classifica di gradimento è composta quasi esclusivamente di sindaci Pd. Lui non si astiene dal lottare, anche in modo prepotente, per le sue idee: parla chiaro, non si sottrae, non fa tatticismi e decide, decide, decide in tempi brevi. I ‘Direnziani’, al contrario, talmente accecati dalla voglia di apparire, ora si inventano sacerdoti del ‘rinnovamento’, rinnovamento che la mia compagine amministrativa (Pd e Idv in testa) ha già messo in atto a Francavilla al Mare nei metodi e nelle persone, con risultati visibili a tutti. I piccoli e grandi imprenditori, gli agricoltori, i commercianti, i cittadini stanno scommettendo con noi, investendo loro risorse per aprire nuove imprese ed attività nel momento economico più difficile della storia del nostro Paese. Tutti hanno accettato la sfida. Io sono quotidianamente per le strade, tra la gente che mi sollecita, mi critica, mi suggerisce, e loro non li incontro, avvitati in una deriva ‘complottistica’, calcolatrice in mano, per cercare di mandarci a casa. Stiamo realizzando tante opere: dal rifacimento dei marciapiedi del viale Nettuno, alla sistemazione, ancora parziale, dei Giardini Mezzanotte; è pronta la gara per i marciapiedi al Foro; importanti opere di manutenzione e miglioramento, il rinnovamento dei parchi e dei giardini, la riapertura del Museo Michetti e la nuova sede della biblioteca, la grande attività di promozione turistica e culturale. Gli effetti positivi sono l’immediata apertura di decine di nuove attività commerciali (solo per citarne qualcuna: l’Angolino sul Mu.Mi., Pizzeria Trieste, Yogurteria in Piazza Sirena, negozi Geox, Yamamay, Barberini, Enoteca 7 e 50, e così via). Questo piacerebbe a Renzi, un sindaco che ha deciso la realizzazione della Tranvia tra migliaia di proteste, un sindaco del Pd che decide, un sindaco che non partecipa ai Consigli Comunali tutte le settimane perché non perde tempo a discutere di aria fritta, perché deve lavorare per Firenze, ci va quando si devono decidere le cose serie. Lo facessi io, i ‘Direnziani’ ci scriverebbero un libro dal titolo “Il presuntuoso non si confronta’ e giù lo sdegno del ‘Popolo di Fb’ e dei ‘no’ a tutti costi. Inviterò ufficialmente il sindaco di Firenze a partecipare al mio fianco ad un nostro Consiglio Comunale così potrà rendersi conto di persona dello spessore politico dei quattro, delle straordinarie proposte da loro presentate sino ad ora e dei numeri da astensioni record per tutti gli argomenti votati. Per prepararlo, gli invierò una collezione di mozioni e interrogazioni di fondamentale importanza per la nostra città presentate dai super quattro. Il consigliere La Barba, mai preso la parola in Consiglio Comunale; Di Renzo, il più astenuto del mondo, da guinness dei primati; Pirozzi, eletto nel Pd, da Renziano sarebbe dovuto rimanere a combattere nel Pd come Renzi; Todisco si è sempre espresso in maniera assai negativa sul partito di Renzi per cui non si comprende cosa c’entri con il Partito Democratico. L’unico giovane, solo anagraficamente, è Di Renzo, gli altri neanche quello. Per usare uno slogan del sindaco di Firenze: ‘Facce nuove a palazzo vecchio’; il rinnovamento, iniziato da me con gli assessori Di Peco e Buttari potrebbe continuare con loro. Il primo dei non eletti nel Pd è un giovane di 20 anni… e allora forza, La Barba rottamati. Anche tu Pirozzi permetti a Tina Giangiulio di dare il proprio contributo per Francavilla. Loro hanno voglia di lavorare, di decidere, di cambiare, di fare del Pd un partito ancora più grande. Il vostro sarebbe un bel gesto, l’unico gesto di altruismo nei confronti di Francavilla”.