”Ai dirigenti scolastici, in un clima di confronto sereno – hanno commentato il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore all’Istruzione Mauro Petrucci – abbiamo descritto la difficile situazione finanziaria in cui versa la Provincia di Chieti messa in ginocchio dai progressivi tagli dei trasferimenti statali. Negli ultimi anni abbiamo messo in campo una politica severa di tagli e risparmi generale, le uniche voci a bilancio rimaste intatte sono state quelle riservate al Sociale e all’Istruzione. Ma ora la situazione è arrivata al limite delle nostre possibilità ed è a rischio la riapertura delle scuole a settembre, con l’effetto di compromettere il sacrosanto diritto allo studio dei nostri ragazzi in aule sicure, accoglienti, dotate di strumenti e laboratori che permettano di acquisire competenze necessarie per competere con il resto dell’Europa”.
Si possono snocciolare indicativamente alcune cifre relative al vasto patrimonio scolastico di competenza della Provincia di Chieti, la quale gestisce ben 40 edifici scolastici, che ospitano 46 istituti scolastici e licei secondari superiori, composti da 1777 classi comprensivi di laboratori didattici e di uffici amministrativi, che accolgono 17.988 alunni e sono dotati di 35 palestre aperte anche in orario extra scolastico. La Provincia di Chieti risulta tra le province più colpite a livello nazionale dai tagli e dalla spending review con un incidenza del taglio del 53,8 %, sul totale dei trasferimenti statali.
“L’allarme sulla condizione delle Scuole gestite dalla Province è stato lanciato da tempo anche a livello nazionale e proposte concrete, tra cui un piano straordinario per l’edilizia scolastica, sono state sottoposte all’attenzione del Governo per rilanciare gli investimenti – dichiara il presidente della Provincia di Cheti e vicepresidente Nazionale Upi Di Giuseppantonio – i tagli imposti a livello centrale e gli obiettivi del patto di stabilità stanno azzerando la capacità di programmazione di tutte le Province italiane. La nostra Provincia, nonostante la buona volontà, sarà costretta a ridurre gli impegni di spesa a favore delle Scuole e dell’Edilizia scolastica in particolare. Bisogna invertire le priorità del Paese e investire sulla Scuola Pubblica per garantire il futuro dei giovani”.
“Intanto, per fare fronte alle contingenze finanziarie gravose che ci impediscono di fare manutenzione e di provvedere alle spese essenziali, abbiamo definito insieme ai Dirigenti scolastici e all’Ufficio Scolastico dell’Ente un’operazione di spending review condivisa – concludono il Presidente Di Giuseppantonio e l’Assessore Petrucci a margine dell’incontro – un ulteriore sforzo per reperire risorse utili da destinare agli arredi e alle dotazioni tecniche e alla sicurezza. Sin dall’inizio, abbiamo adottato una politica di risparmio e di riduzione degli sprechi nelle Scuole contenendo le spese per le utenze, dal riscaldamento alla luce e al telefono, invitando a semplici comportamenti di risparmio energetico e su questa linea dobbiamo continuare. Dal 1 settembre, tra l’altro, le scuole introdurranno il registro on line, sia del personale docente che di classe, in sostituzione del cartaceo, una buona prassi con una previsione di risparmio di almeno 80.000 euro all’anno. ”