Tuttavia, la senatrice del Movimento non condivide la modalità scelta dal Governo per assicurare tali risorse poiché si intende gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini già fortemente provati dalla crisi economica, con l’aumento delle imposte di bollo da 1,81 a 2 euro e da 14,62 a 16 euro. “Sarebbe più giusto ad esempio ricavare le risorse attraverso l’innalzamento della tassazione sulle rendite di capitale dal 20% al 27%, come da me proposto in un emendamento nel quale è previsto lo stanziamento di 1 miliardo di euro per l’anno corrente e per i prossimi sei, per la ricostruzione storica, architettonica e culturale di L’Aquila. – spiega la senatrice 5 Stelle, presentando una diversa modalità per trovare le risorse necessarie per assicurare i fondi per la ricostruzione – Credo, inoltre, che il Governo debba impegnarsi anche per lo sblocco dei 55 milioni di euro previsti per il prossimo triennio dalla delibera Cipe del 21 dicembre 2012 in favore della ricostruzione dei comuni fuori cratere e per mettere in atto misure tali da limitare la pratica del subappalto consentito per legge fino al 30 %. Ciò significherebbe – conclude la Blundo- riconoscere a tutti i cittadini abruzzesi il diritto alla ricostruzione, permettendo l’avvio di una fase di ricostruzione maggiormente bilanciata e condivisa”.