“Non è una questione di campanilismo – sottolinea Di Giuseppantonio – ma di opportunità: ha senso cambiare la denominazione in piena fase di rilancio di una struttura il cui nome è ormai un brand? A mio avviso no, ma è chiaro che gli sforzi debbono necessariamente e prioritariamente concentrarsi in un’ampia e ragionata azione di rilancio delle strutture, seguendo una strategia chiara fondata su risorse certe e su progetti concreti e innovativi. Altrimenti parliamo di chiacchiere che non giovano a nessuno, tantomeno all’ente stesso. Si parta, dunque, da una revisione strategica dell’asset del consorzio, passando dagli attuali undici consiglieri d’amministrazione a tre, che si distinguano per passione, impegno e tempo a disposizione da dedicare a un vero e proprio patrimonio non solo di Lanciano ma dell’intero Abruzzo. Su questo aspetto, ci tengo a sottolinearlo, condizionerò la presenza della Provincia di Chieti nel consorzio fieristico, anche se al di là delle polemiche di natura politica devo riconoscere la disponibilità della Regione Abruzzo e dell’Amministrazione comunale di Lanciano emersa nel corso di numerosi incontri e riunioni: il mio invito è fare squadra perché insieme possiamo dare il valore aggiunto necessario per l’auspicata ripartenza. Per quanto riguarda il risanamento di carattere finanziario e, quindi, il riconoscimento dei debiti – conclude il presidente Di Giuseppantonio – non si possono nascondere le difficoltà che la Provincia di Chieti sta riscontrando per far quadrare i propri conti, ciononostante stiamo studiando tutte le soluzioni possibili per affrontare questo aspetto particolarmente oneroso, su cui peraltro vi sono molte perplessità che dovranno essere affrontate e chiarite a breve”.