Così in una nota il capogruppo di Casale Futuro in Consiglio Comunale di Casalincontrada, Sergio Montanaro, che aggiunge: “L’asse politico Roccamontepiano-Casalincontrada-Fara Filiorum Petri e il suo senatore di riferimento con la gestione di questo consorzio ha già ampiamente dimostrato con i fatti la poca attenzione e la superficialità messe in campo e la predilezione per le clientele e lo sfruttamento del carrozzone consorzio mettendo a dura prova il territorio e i pesanti frutti negativi sono ormai ben visibili. Rimarchiamo i motivi per cui la discarica di Colle San Donato di Fara Filiorum Petri si trova in condizioni drammatiche, il motivo è solo derivante dalla situazione economico/finanziaria fortemente deficitaria proprio per le scelte adottate dai sindaci che in larga parte siedono ancora nell’assemblea del consorzio. Scelte sempre e costantemente fuori tempo e dannosamente in ritardo nella risoluzione delle problematiche. Anzi molte scelte sono state creatrici di problemi e danni economici su cui sarebbe opportuno che gli organi competenti facessero finalmente chiarezza. Dal 2008, anno di chiusura della discarica, ad oggi, dopo che sono state spese ingenti risorse, senza aver risolto nulla per la gestione della discarica nella fase di post-chiusura, dopo che proprio per il lassismo e per le inefficienze gestionali e delle scelte politiche si sono spesi inutilmente quasi 2 milioni di euro per la raccolta e lo smaltimento del percolato, si torna a parlare di questo fantasmagorico impianto di compostaggio in una zona che ha già dato sotto l’aspetto ambientale ed anzi è da ritenersi giunto il momento per verificare seriamente se in tutto questo tempo non si sia danneggiato l’ambiente. La distanza in linea d’aria tra la discarica chiusa di Colle San Donato di Fara Filiorum Petri e il luogo sul territorio di Roccamontepiano nei pressi dello svincolo per Casalincontrada della Fondovalle Alento è minima. Non si può più sottrarre superficie a questo territorio agricolo – conclude Montanaro – che ha altre vocazioni e che dovrebbe essere valorizzato per le sue bellezze naturalistiche visto che questo tipo di impianto dovrebbe avere la sua localizzazione in zone per l’insediamento di attività produttive che sui piani regolatori dei nostri comuni già sono aree individuate. Se il consorzio e i sindaci, in spregio ai mandati ricevuti dalle proprie comunità di appartenenza, intendono andare avanti non esiteremo a sensibilizzare i cittadini per difendere questo territorio”.