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Tutti contro tutti a L’Aquila: il Comune contro la Regione, Del Corvo contro Cialente

A L’Aquila, ormai, sembra che impazzi il “tutti contro tutti”. Da una parte, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, che punta il dito contro il Comune. Dall’altra il Comune, rappresentato dall’assessore Stefania Pezzopane, che accusa la Regione Abruzzo.

Al centro della discussione, un’autorizzazione che tarda ad arrivare, nel primo caso, e soldi andati in fumo nel secondo. Ma andiamo con ordine.

“Quasi due anni, quasi 700 giorni. È questo il tempo che aspettiamo per il rilascio dell’autorizzazione richiesta agli uffici preposti del Comune per la realizzazione del nuovo immobile di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, in via della Crocetta”. Sbotta Del Corvo nell’inviare l’ennesimo sollecito al sindaco Massimo Cialente. “Già da febbraio 2011” aggiunge “la Provincia ha inviato la richiesta di autorizzazione agli uffici comunali, mentre nel giugno dello stesso anno è giunta la nota della Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, in cui si evidenziava che l’area interessata non risulta sottoposta a vincoli, con la conseguente presa d’atto del progetto. Ad avvalorare la nostra esigenza di avere presto un cenno dal Comune, la soluzione progettuale preliminare relativa alla sistemazione delle viabilità e innesti stradali, pervenuta dall’Ufficio gestione Viabilità e Autoparco del Comune dell’Aquila, a settembre 2011. A distanza di due anni, invito nuovamente il Comune ad attivarsi con la massima sollecitudine per procedere all’autorizzazione, tenendo ben presente il danno erariale che potrebbe scaturire dalla mancata valorizzazione di terreno pubblico. La negazione della valorizzazione immobiliare alla Provincia, da parte del Comune, appare ancora più assurda se si considerano le innumerevoli varianti edilizie per speculazioni private che il consiglio comunale delibera in ogni riunione.Quello dell’Amministrazione provinciale è un intervento importante per la città, che come del resto si riscontra in altre situazioni, si vede bloccato da troppo tempo, a mero discapito della ripresa di un territorio e dei suoi cittadini già abbastanza provati dai ritardi e dalle mancate volontà”.

E poi c’è l’assessore comunale Stefania Pezzopane, che punta il dito contro la Regione Abruzzo.

“Resteranno a secco le scuole abruzzesi” spiega in una nota “che hanno visto tornare al mittente i fondi stanziati per l’ampliamento dell’offerta formativa. Tutto questo ‘grazie’ all’inerzia e all’imperizia del presidente Gianni Chiodi che, da Commissario per la Ricostruzione, non si è mai curato di assegnare all’Ufficio Regionale Scolastico i fondi stanziati per le scuole. Né tanto meno prima di lasciare l’incarico ha dato disposizioni in merito. Dopo aver tanto sbandierato il risultato, si sono poi lasciati sfilare sotto il naso 5 milioni di euro, che sono tornati nelle casse del governo, perché non spesi. Una vera e propria strage di risorse, che rischia di aggravare ancora di più il disagio delle scuole abruzzesi. L’ennesimo colpo di spugna ai danni del nostro territorio. Sono andati all’aria due anni di lavoro, spesi per programmare idee, interventi e progetti formativi per gli studenti abruzzesi. Ci siamo già attivati per recuperare il danno fatto da Chiodi, mettendoci in contatto con gli uffici del Ministro Barca, per sollecitare il governo a restituire all’Abruzzo quelle risorse. Non possiamo lasciarci sfuggire un’opportunità come questa. A farne le spese saranno le scuole e in particolare quelle aquilane e del cratere, cui era destinati la maggior parte dei 5 milioni. E di quanto sia necessaria una sana boccata d’ossigeno, ce lo dimostra il successo che sta riscuotendo tra docenti ed insegnati un altro progetto, “Scuole aperte”. Con quei fondi siamo riusciti a finanziare programmi, che altrimenti sarebbero rimasti al palo, come lo sport per disabili o altre attività didattiche fondamentali, che la scuola non riesce a finanziare con fondi propri, perché non ne ha. Se perdiamo definitivamente i 5 milioni di euro, molti altri progetti formativi, temo resteranno definitivamente in soffitta”.