Penne. “La situazione dell’ospedale San Massimo di Penne è davvero gravissima, specie nei reparti di geriatria e medicina, con una cronica e sempre più accentuata carenza di personale medico ed infermieristico”.
Ad aggiungersi
al coro di protesta sulle condizioni del nosocomio pennese sono Pierpaolo Di Brigida e Guglielmo Ferri, esponenti della segretaria provinciale di Sinistra italiana: “Dopo la media vergognosa di 12 ore di attesa nei pronto soccorso abruzzesi la riorganizzazione regionale continua a portare disservizi e condizioni vergognose per i paziente, per medici e infermieri, come nel caso dell’ospedale di Penne”, affermano, “le decisioni della Regione stanno aggravando l’assistenza ospedaliera: non possiamo continuare a ridurre i reparti e tagliare sempre il personale, sono altri gli sprechi da combattere”.
“È evidente ormai agli occhi di tutti”, proseguono Di Brigida e Ferri, “che l’accorpamento di reparti e la riduzione di personale, negli ospedali di Penne e di Popoli, non fanno altro che congestionare anche la situazione dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, confermando l’inadeguatezza di tutta la politica sulla salute che l’amministrazione regionale sta mettendo in atto”. “Sono sempre i più deboli”, concludono, “a pagare caro le scelte scellerate di una regione che ha scelto di fare cassa sulla pelle dei cittadini”.