L’Aquila. Solo pochi giorni fa, il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente aveva “tirato le orecchie” ai dipendenti comunali, chiedendo loro maggiore cortesia nel rapporto con l’utenza cittadina.
Ma, c’è da dire anche che, quando un solo impiegato si trova a dover rispondere alle richieste di decine di cittadini in attesa dell’apertura al pubblica, allora è facile che la pazienza si perda in men che non si dica.
Così si presentava questa mattina l’ufficio Tributi del Comune aquilanodove i contribuenti si sono recati per informazioni e adempimenti sull’Imu. Il caos più assoluto.
E a denunciarlo Roberto Tinari, vice presidente del Consiglio Comunale, del gruppo “L’Aquila Città Aperta”.
“Tale disservizio” commenta “ha un unico colpevole, ossia il sindaco Cialente. Invece di inveire inopportunamente contro i dipendenti comunali, invece di affidare i suoi pensieri a dichiarazioni che lasciano senza parole per quanto sono infondate, perché non va di persona a verificare lo sfascio degli uffici comunali, dove, in virtù dell’incapacità sua e della sua giunta, i pochi dipendenti che devono gestire i servizi primari sono allo stremo delle forze? I lavoratori del Comune – ingiustamente accusati dal sindaco e ai quali va tutta la mia solidarietà – non devono rispondere male ai cittadini, su questo non c’è alcun dubbio. Ma se non ce la fanno più perché la giunta non è capace di dare un’organizzazione decente ai settori e agli uffici dell’Ente, il sindaco e gli amministratori attuali si assumano le responsabilità di questo sfacelo”.